Ci risiamo. Il porto di Tremestieri ha nuovamente chiuso i battenti, l’eccezionale moto ondoso che in queste ore contraddistingue il mar Jonio ha spinto i comandanti della navi ad evitare di raggiungere l’approdo per prevenire eventuali pericoli. Lo scirocco, com’è ormai consuetudine, sta intanto spingendo una cospicua quantità di sabbia verso il molo, ma l’entità dei danni potrà essere valutata soltanto successivamente, quando le condizioni del mare torneranno normali.
Soltanto ieri una nota della Capitaneria di Porto aveva ordinato l’utilizzo dei due scivoli in modo alternato, ma la situazione è drasticamente peggiorate e Messina potrebbe nuovamente fare i conti con il traffico pesante in centro città.
Questa mattina l’ultimo sopralluogo, in cui è stata accertata la presenza della sabbia negli approdi. Da qui l’ordinanza della Capitaneria di Porto, che ha sancito la chiusura di entrambi gli scivoli a partire dalle 14 di oggi.
Una situazione che, per il segretario regionale della Fast Confsal, Nino Di Mento, e per l’esponente dell’Ugl-Trasporti , Guglielmo Pellegrino, deve essere affrontata all’interno di un tavolo tecnico: Le OO.SS. Fast Confsal e Ugl hanno richiesto la convocazione urgente di un tavolo con Prefettura di Messina, i vertici dell’Autorità Portuale, del Comune di Messina e della stessa Azienda gestore dei servizi di terra, al fine di convenire alla stipula di un accordo che preveda in caso di chiusura degli Approdi il pagamento delle giornate lavorative in cui il personale rimane fermo a causa di tali fenomeni. Le OO.SS. rimarcano inoltre che non ne più possibile caricare sui lavoratori le responsabilità delle carenze strutturali, in attesa dell’avvio dei cantieri per la realizzazione del nuovo Porto, pertanto auspicano che si provveda al più presto ad una forma di “risarcimento del danno”, ormai da troppo tempo tollerato”.
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