Sfiducia, Santalco fa salire a dodici il numero delle firme

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Sale a 12 il numero delle firme sulla mozione di sfiducia all’indirizzo della giunta Accorinti. A scrivere il suo nome accanto agli undici presenti all’interno dell’atto ((Mario Rizzo, Franco Mondello, Mariella Perrone, Libero Gioveni, Andrea Consolo, Daniela Faranda, Nicola Crisafi, Giuseppe Trischitta, Giovanna Crifò, Daniele Zuccarello e Nicola Cucinotta), ci ha pensato oggi il capogruppo di Felice per Messina, Giuseppe Santalco.

Non è difficile immaginare I motivi che abbiano spinto l’esponente del centrodestra a rompere gli indugi e sono tutti riscontrabili nel caos che si sta vivendo in queste ore, legato all’ordinanza del sindaco per la chiusura delle scuole senza riscaldamento. Per Santalco si tratta della goccia che ha fatto traboccare il vaso: “La misura è colma. La responsabilità che da sempre ha contraddistinto la mia condotta in politica,oggi mi suggerisce (anzi mi impone) di apporre la mia firma  alla dichiarazione di sfiducia già sottoscritta da diversi miei colleghi. Questa decisione è maturata con sofferenza,ma anche con consapevolezza . Non ho nulla da rimproverarmi. Da avversario ho sostenuto il percorso dell’amministrazione sulle opzioni economiche-finanziarie. Non ho mai fatto mancare nè la mia presenza, nè il mio contributo propositivo anche quando critico. Non sono ,tuttavia, più disponibile ad accettare e subire una crassa propaganda che getta fumo negli  occhi di tutti i cittadini, nè rendermi complice di scelte scellerate come quella da ultimo registrata con la chiusura di ben 38 scuole”.

Quella assunta da Santalco è una decisione personale e non figlia di ragionamenti di partito, spinta anche da alcune fughe in avanti dell’amministrazione circa i rapporti con il Governo nazionale e con quello regionale: “Peraltro,la totale solitudine in cui desidera amministrare  Accorinti e la sua squadra nella relazione con i governi regionali e nazionali non mi persuade affatto. La visione sulla città deve essere condivisa;in questa direzione,continua a mancare ogni sensibilità intesa a coinvolgere tutte le categorie sociali e le forze politiche. Pertanto,con questo atto desidero contribuire ad aprire un capitolo di discussione perchè partiti e movimenti per un verso ,e tutte le altre Istituzioni per altro verso, si esprimano compiutamente sulla opportunità o meno di mantenere in vita una esperienza drammaticamente deficitaria. Il mio è in sostanza un invito ad un momento di ampio confronto affinchè il Consiglio Comunale si possa definitivamente esprimere, dopo aver ascoltato diffusamente la comunità in tutte le sue espressioni”.

Adesso, affinchè la sfiducia possa giungere in aula, occorrono altre 4 firme mentre per essere approvato dal civico consesso, la mozione di sfiducia dovrà ricevere 27 voti favorevoli.

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