I Partiti, così come eravamo abituati a considerarli e cioè una “Associazione tra persone libere, accomunate da una medesima finalità Politica, ovvero da un comune sentire sulle questioni fondamentali della gestione dello Stato, delle Regioni,dei Comuni e della Società Civile in Genere. Oggi quelle forme di aggregazione spontanea non esistono più, perchè mancano totalmente i Partiti, così come erano strutturati in passato.
Adesso i Consiglieri Comunali eletti democraticamente dai cittadini con la preferenza unica, hanno l’onore e l’onere di esercitare il “modus” di fare politica certamente diverso, a volte autonomo, ma ugualmente importante come l’esercizio del controllo degli atti, che era ed è un compito importante, intraprendendo tutte le azioni politiche consequenziali, necessarie e utili nell’interesse dei cittadini, e nel caso ci fossero le condizioni, presentando la mozione di sfiducia al Sindaco. Tutto ciò rientra nei compiti della Democrazia partecipata.
Le 17 firme, e rispondo a chi non ha condiviso i miei interventi di questi giorni,ribadisco che è stata un scelta politica coraggiosa,che ho ritenuto valida e condivisibile (se veritiera) che presumibilmente sarà presentata in aula entro e non oltre 18 di febbraio.
Mi domando, se sarà una resa dei conti,non lo credo,però ci spero, che sarà una giornata storica per la democrazia e per la città: da una parte un Sindaco “Travicello Renato Accorinti” che può contare solo su due rappresentanti, mentre i rimanenti 43 Consiglieri Comunali rappresentano,volenti o nolenti una città, triste, disperata, stanca e stufa di essere amministrata da un sindaco inesistente e da una giunta inefficace sia nella composizione che nella sostanza,a parte qualche eccezione. ( leggasi Eller, Foti (Atm) Calabrò (Messina Ambiente) e un pochino la Ursino) Il Consiglio Comunale nel giorno più lungo del suo mandato amministrativo,avrà un compito “Politico difficile”- è sarà necessario uno scatto di orgoglio, perché dovrà votare, per appello nominale e rigorosamente in ordine alfabetico, mettendo la faccia e il cuore, la sfiducia al Sindaco ( No Ponte e Free Tibet etc) per mandarlo definitivamente a casa – oppure disertare l’aula o votare a favore.
Questa sarà l’ultima occasione che i Consiglieri Comunali avranno,per riappacificarsi con la politica e potersi così finalmente riscattare dai trascorsi, non molto edificanti per alcuni – con le dovute eccezioni per gli altri, che sono stati assolti recentemente. Buon lavoro cari consiglieri comunali e abbiate la forza e il coraggio di votare la sfiducia al sindaco nel giorno più importante della vostra stagione amministrativa,al fine di liberare la città da un Sindaco Travicello e dalla sua Giunta.
Per sorridere un po’e senza cattiveria alcuna, trascrivo due strofe della Poesia “Il RE Travicello” “Calò nel suo regno con molto fracasso;le teste di legno fan sempre del chiasso”; Sia dato lo sfratto al Re mentecatto,si mandi in appello il Re Travicello.” “Per ricordare a noi stessi gli anni della scuola media, allego integralmente la poesia di Giuseppe Giusti.
Pippo Isgrò
Coordinatore Regionale dei Popolari per l’Italia
(197)