Il futuro dell’ospedale Piemonte rimane un tema caldo, condito da mille incognite. L’Udc ha però le idee chiare per salvare la struttura di viale Europa e al contempo rimodulare il comparto sanitario messinese. In una conferenza stampa, tenutasi questa mattina a palazzo Zanca, i centristi hanno illustrato i dettagli di una proposta concreta da presentare al governo regionale, chiamato a valutare il ddl che dovrebbe sancire la tanto discussa fusione Piemonte – Neurolesi.
E proprio sul Piemonte si concentra maggiormente l’articolato ordine del giorno firmato dai consiglieri Gioveni, Rizzo, Mondello, Perrone, David e Consolo. L’idea è quella di far “transitare” il nosocomio di viale Europa all’Asp di Messina. “L’importanza che riveste l’ospedale Piemonte – spiega il consigliere Libero Gioveni – è stata più volte certificata da vari organi, lo stesso capo della Protezione Civile Gabrielli ha sottolineato alla Regione l’utilità strategica della struttura in caso di emergenza in una città con una particolare conformazione urbanistica. Considerato l’attuale panorama normativo – continua – chiediamo di svincolare l’ospedale Piemonte dal decreto Balduzzi che prevede una rimodulazione della rete ospedaliera. Ciò è possibile trasferendo il Piemonte all’Asp di Messina che attualmente non ha alcun ospedale all’interno del territorio comunale. L’azienda ospedaliera provinciale gestirebbe gli attuali servizi del Piemonte”.
Una manovra che permetterebbe di svincolarsi dallo stesso decreto Balduzzi, affiancato al decreto assessoriale n.46 che entro il 31 dicembre 2016 prevede l’accorpamento di numerose strutture ospedaliere siciliane. “Alla scadenza prevista dalla proposta Balduzzi – spiega Gioveni – l’Asp deciderà se continuare a gestire i servizi del Piemonte”. Tuttavia, attuando il provvedimento proposto dall’Udc, non si andrebbe ad ostacolare il progetto legato al Neurolesi. “Siamo favorevoli alla presenza in città di un centro d’eccellenza per la riabilitazione – spiega Gioveni – ma, tra Piemonte e Neurolesi non dev’esseci una fusione bensì un’integrazione”. Per Gioveni le attività delle due strutture vanno distinte. Per Statuto – continua il consigliere Udc – il Neurolesi non può disporre di una sezione per gli acuti se non in fase riabilitativa”.
All’interno dell’ordine del giorno redatto dall’Udc, che verrà discusso domani in Consiglio comunale, vi è anche la proposta di far rientrare l’ex ospedale Regina Margherita tra gli immobili di proprietà comunale. “Ci mettiamo la faccia – spiegano Perrone e Mondello – l’Aula dovrà poi esprimersi. Abbiamo dedicato attenzione anche al Regina Margherita affinché la deputazione regionale preveda l’inserimento della struttura all’interno del disegno di legge in fase di discussione. Il Comune di Messina è stato proprietario degli immobili di viale della Liberta fino al 1995, deve tornare ad esserlo. L’amministrazione si pronuncerà successivamente sui progetti che vorrà intraprendere”.
Andrea Castorina
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