Due presidenze in due giorni. Ieri è toccato a Maurizio Rella assumere la presidenza della commissione all’Urbanistica, mentre oggi è stato il turno di Cecilia Caccamo eletta presidente della commissione Ambiente.
A più di 3 anni e mezzo dall’ingresso in Consiglio comunale, il gruppo di Cambiamo Messina dal Basso prende quota anche tra i banchi dell’Aula. Per la prima volta Cmdb si ritrovva alla guida di commissioni delicate dove verrà deciso il futuro di atti importanti, come la Variante di Salvaguardia del Prg o il contratto di servizio della Messinaservizi Bene Comune. Già al momento della scelta dei due vicepresidenti il gruppo “accorintiano” aveva chiesto di recitare un ruolo primario all’interno del civico consesso.
Nessuna poltrona richiesta, solo la legittimazione politica del gruppo che è diretta espressione dell’amministrazione. Le due vicepresidenze poi sono andate a Pietro Iannello e Pierluigi Parisi, ma seppur con qualche settimana di ritardo questa legittimazione è arrivata:”Sono contento che l’Aula e i colleghi abbiano preso atto del nostro impegno in Consiglio – ha commentato Maurizio Rella – non abbiamo mai richiesto alcuna poltrona o incarico, ma nell’ambito della suddivisione delle presidenze e giusto che trovi spazio anche il nostro gruppo”.
Per Rella, nuovo presidente della commissione Urbanistica, ci sarà subito da lavorare:”Subentro a Pietro Iannello in un momento complicato, la discussione sulla Variante di Salvaguardia è molto accesa. Attualmente attendiamo che il Segretario generale, Antonio le Donne, si esprima sulla segretezza degli atti”.
Questa mattina, Cecilia Caccamo ha raccolto l’eredità di Rita La Paglia alla guida della commissione Ambiente:”Già dalla prossima settimana inizieremo a trattare la pulizia delle spiagge e la derattizzazione delle strade, tutti argomenti importanti in vista dell’estate. Inoltre attraverso l’amministrazione solleciteremo la Regione affinchè venga approvato il Pudm, ovvero il piano che regola gli eventuali espropri e gli accessi alle zone balneari. Stiamo valutando anche l’ingresso di Messina nella Rete delle città sane dove sono già presenti oltre 70 Comuni, si tratta di una piattaforma dove potersi confrontare sulle politiche per migliorare gli stili di vita dei centri urbani”.
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