Tra le tante emergenze con cui Messina convive quotidianamente c’è anche quella della pubblica illuminazione. Diverse zone della città rimangono al buio a causa di guasti o furti di rame, in altri quartieri, invece, i lampioni emettono luce anche durante il giorno.
Il consigliere comunale Libero Gioveni ha approfondito la questione puntando il dito contro la gestione dell’impianto di pubblica illuminazione da parte di Palazzo Zanca. Gioveni tira in ballo la circolare del Ministero dell’Economia e delle Finanze che obbliga le amministrazioni ad affidarsi a CONSIP S.p.A. per l’approvvigionamento di beni e servizi al territorio nell’ambito del Programma di razionalizzazione della spesa delle pubbliche amministrazioni. L’esponente politico si domanda come l’amministrazione comunale abbia agito sino ad oggi, soprattutto in termini strategici e di programmazione, per risolvere radicalmente tale problematica, atteso che il Dipartimento competente ha fatto finora ricorso solo ad interventi tampone che, a conti fatti, hanno determinato solo un esponenziale aggravio di spesa per l’Ente.
“L’adesione a Consip – spiega Gioveni – avrebbe permesso, in condizioni di assoluta trasparenza, tempistiche di attuazione molto brevi e costi di gara e di progetto completamente nulli (a differenza di qualsiasi altra soluzione) essendo già stata esperita la gara, a monte, con bando europeo dal Ministero. Non occorre andare troppo lontano per individuare le città che in questo senso hanno operato con i crismi della buona politica, finalizzata cioè ad una razionalizzazione dei costi del servizio e dell’energia impiegata; in Sicilia, per esempio, già Trapani, Agrigento e Catania adottano soluzioni all’avanguardia che consentono di fornire strumenti moderni ai cittadini per la risoluzione dei guasti (per esempio dei “call center”) che evitano quegli interventi tampone certamente provvisori e con un impatto negativo sulle già fin troppo asfittiche casse comunali, sia a breve che a lunga scadenza”.
Secondo quanto sostiene Gioveni lo scorso mese di ottobre è stata depositata all’Urp di Palazzo Zanca una proposta ufficiale per l’attivazione del Servizio Luce 3 CONSIP da parte della società aggiudicataria della gara europea indetta, appunto, da CONSIP S.p.A. per il lotto “Sicilia”. La proposta prevede la fornitura di energia elettrica, manutenzione ordinaria, preventiva e correttiva degli impianti e comprensiva anche dell’investimento per efficientamento energetico di tutto il parco lampade del Comune con nuove in tecnologia led.
“Dall’analisi della proposta – precisa il consigliere – emergerebbe un risparmio considerevole per l’Amministrazione anche rispetto ai soli costi energetici attualmente sostenuti per l’esercizio degli impianti nelle condizioni in cui sono: ciò, quindi, avrebbe permesso anche l’utilizzo delle sole somme ipotizzate in Bilancio per la sola energia”.
Dopo aver esaminato i dati Gioveni chiede di conoscere:
quali valutazioni siano state fatte da codesti uffici per giustificare un mancato risparmio di circa 700.000 euro l’anno (estendibile a circa 1 milione se si considera l’attuale coefficiente di rivalutazione ufficiale pubblicato sul portale CONSIP) che si sarebbe avuto optando per questo genere di soluzione, considerando la spesa energetica attuale (quindi senza tenere conto degli importi di altri affidamenti per manutenzione, materiale, etc..);
quali valutazioni siano state fatte per non prendere nemmeno in considerazione persino l’ulteriore risparmio che nel contratto di 9 anni proposto si sarebbe avuto con l’investimento (a costo zero per l’Amministrazione!!!) da parte della stessa società (volto all’efficientamento energetico completo degli impianti composti da più di 25.000 punti luce) di importo vicino ai 10 milioni di euro;
quali altre (e davvero incomprensibili per il sottoscritto) valutazioni siano state fatte per giustificare l’incredibile rinuncia per l’Ente ad un risparmio complessivo, rispetto alla situazione attuale, della considerevole somma di 16 milioni di euro in 9 anni grazie ad un servizio come quello descritto nel Capitolato Tecnico pubblico sul sito CONSIP del Ministero e con una rapidissima tempistica di risoluzione dei noti problemi che attanagliano la città, non essendo necessario, per altro, bandire alcuna gara di appalto o redigere alcun tipo di progetto.
Libero Gioveni si rivolge, dunque, all’amministrazione comunale per capire se vi siano e quali siano le soluzioni immediate che si starebbero valutando (o altre di breve attuazione) contenenti oltre un ammodernamento del servizio di gestione, anche un importante ed imprescindibile intervento di riqualifica energetica con tecnologie più moderne finalizzato ad un futuro e consistente risparmio energetico. Il consigliere si domanda, inoltre, perché il Comune non abbia valutato l’ipotesi CONSIP, certamente di immediata soluzione, di risparmio certo e di risultato garantito dallo stesso Ministero dell’Economia.
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Semplice il motivo per il quale è stata evitata la CONSIP, hanno dato mandato ad una o più ditte private vicino ai loro interessi. Facile no?
Della demolizione di una antica abitazione in via Cavalluccio e la conseguente prevista costruzione di una palazzina nessuno ne parla? Era stato dato parere sfavorevole per la demolizione ma il sindaco ha dato il via libera ad un amico che aveva contribuito alle sue spese elettorali tramite la compagna dello stesso sindaco. NORMANNO fate una indagine e ne vedrete delle belle.
complimenti al consigliere che oltre a criticare (quello che la maggior parte dei consiglieri si limita a fare) da una soluzione al problema. Speriamo che l’amministrazione sappia ascoltare …