La mancata realizzazione del Ponte sullo Stretto rischia di costare cara. Secondo quanto riportato oggi sulle pagine del Corriere della Sera, la società Stretto di Messina ha chiesto al ministero delle Infrastrutture un indennizzo di 325 milioni e 750mila euro, più un eventuale risarcimento.
“Lo Stato che fa causa allo Stato – spiega il Corriere – visto che è allo Stato che fanno capo sia il Ministero sia la società “Stretto di Messina”, che per l’81,85 % è in mano all’Anas, per il 13 % alle Ferrovie dello Stato e per il 2,575 % ciascuno alle Regioni Sicilia e Calabria, tutti enti pubblici”.
Un paradosso tutto italiano che potrebbe far lievitare ulteriormente i costi per un’opera rimasta solo su carta. Sono, infatti, già stati spesi 300 milioni per le progettazioni, mentre il general contractor Eurolink ne ha chiesti 700 e ad altri ammonta la richiesta del project management consulting Parsons Transportation.
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