Piemonte, il Pronto Soccorso chiude i battenti. Pdr chiama in causa l’assessore Gucciardi

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Il destino dell’ospedale “Piemonte” sembra ormai segnato. Dopo Ferragosto il Pronto Soccorso chiuderà i battenti, lo ha annunciato il manager Michele Vullo durante l’incontro di ieri con i sindacati. Il 16 agosto sarà l’ultimo giorno di attività di un presidio sanitario fondamentale per la città che nel 2004  era stato ristrutturato per una spesa di quasi 5 milioni di euro.

Tutto questo a pochi giorni dall’apertura di un’inchiesta della Procura finalizzata a verificare l’esistenza dei requisiti minimi di operatività della struttura di Viale Europa.

E mentre il sindaco Accorinti, nonostante la carica di massima autorità della sanità cittadina, continua a tacere, la drastica decisione assunta ieri ha già provocato le prime reazioni politiche. Con una nota il capogruppo Pdr  Giuseppe Picciolo, assieme ai deputati Marcello Greco, Salvo Lo Giudice, Santi Formica e Nino Germanà, interrogano urgentemente l’assessore alla Salute Gucciardi.

“I pronto soccorsi aziendali – si legge nella nota –  vanno invece potenziati ed efficientati; ciò in particolare per il Piemonte, stante che dalle relazioni del direttore generale Vullo la struttura ospedaliera di viale Europa non sarebbe nelle condizioni di continuare a svolgere correttamente l’attività emergenziale. Riteniamo che il decreto assessoriale di riordino della rete ospedaliera e il deliberato della VI commissione Sanità dell’Ars nonché il parere tecnico espresso dal ministro della Sanità ed anche il parere del sindaco di Messina siano vincolanti per l’Assessore, per i suoi uffici e per le Aziende ospedaliere vigilate. Pertanto invitiamo l’assessore Gucciardi a farne rispettare integralmente il contenuto evitando pericolose fughe in avanti che non potranno essere giustificate dalla presenza di carenze tecniche e strutturali, che andavano monitorate preventivamente e risolte se il caso step by step”.

“Comunque – continuano  i cinque firmatari –  buona opportunità politica vorrebbe che il preannunciato iter di chiusura del pronto soccorso venisse del tutto scongiurato o quantomeno congelato fino al voto democratico, relativo alla possibilità di accorpare la struttura del Piemonte all’Irccs Bonino Pulejo, che sarà espresso sul ddl 853 dall’Aula parlamentare già a settembre, da cui potrà derivare naturalmente il potenziamento sia del pronto soccorso che della nuova azienda ospedaliera in genere. Vigileremo affinchè non vengano compiuti atti di imperio a danno del pronto soccorso dello storico ospedale Piemonte, sia pure questi fatti derivare dal presunto rispetto di regolamenti, leggi o discipline da sempre esistenti e per la cui inottemperanza sino ad oggi, in caso questa venisse accertata, chiederemo certamente conto a chi di dovere”.

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