Com’era prevedibile, il voto contrario alla sfiducia di 3 dei 4 componenti del Pd in Consiglio comunale, ha lasciato degli strascichi. Sulla questione, infatti, interviene il deputato all’Ars del Partito Democratico, Filippo Panarello, attaccando senza mezzi termini il commissario Ernesto Carbone e i consiglieri Cardile, Gennaro e Iannello, “colpevoli” di aver teso la mano al sindaco Accorinti.
“La vicenda della sfiducia – spiega Panarello – rischia di infliggere un colpo micidiale alla credibilità del Pd e costituisce l’epilogo inglorioso del commissariamento ‘romano’. La cruda realtà ci dice questo e bisogna ammetterlo senza infingimenti, se si vuole provare, com’è necessario, a risalire la china nella quale è precipitato il Pd cittadino. L’infausta gestione commissariale, refrattaria a qualunque confronto con gli iscritti e le rappresentanze istituzionali (a partire dai deputati regionali), incapace di definire proposte e promuovere iniziative sui problemi della città, ondivaga sul rapporto con la giunta Accorinti, ha creato i presupposti per una scelta politicamente disastrosa”.
“Tutto questo, però, prosegue la nota – solo in parte, giustifica le scelte compiute dai singoli. E’ sconcertante che, dopo lunghe ed impegnative discussioni, l’unico voto, coerente con il ruolo di opposizione, sia stato quello della capogruppo. E’ sconfortante come alcuni giovani, che si sono presentati come alfieri del nuovo, abbiano attivamente sostenuto, con tatticismi e furbizie degni dei peggiori marpioni della vecchia politica, scelte che hanno posizionato il Pd sulla stessa linea del gruppo genovesiano. Ritengo necessario che su quanto è avvenuto si sviluppi una riflessione approfondita, non per individuare capri espiatori, ma per rispondere positivamente alle preoccupazioni che questa vicenda ha determinato tra i nostri iscritti, i nostri elettori e nell’opinione pubblica. Spero che il congresso possa svolgersi al più presto possibile ed essere occasione di un confronto vero sul futuro del Pd, svincolato dalle appartenenze nazionali, consapevole dei problemi politici ed organizzativi che abbiamo di fronte e perciò in grado di ricostruire un rapporto positivo con la città”.
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