Anno nuovo, storia vecchia. Il nuovo orario ferroviario entrato in vigore poche settimane fa fa presagire un 2017 tutt’altro che roseo per i siciliani che utilizzano il treno per motivi di studio e lavoro. In particolare, secondo il deputato di Forza Italia Bernadette Grasso il sacrosanto diritto alla mobilità rischia nuovamente di venire calpestato.
Grasso ha raccolto diverse proteste di utenti e passeggeri, ha chiesto in via formale dei chiarimenti all’Assessorato alle Infrastrutture e Mobilità della Regione. “Esaminando la nuova programmazione ferroviaria per l’anno 2016/2017 – spiega il deputato – emergono molte criticità come già sollevato dai molti pendolari della tratta Messina/Palermo. Gli appelli degli utenti sono rimasti lettera morta: il diritto alla mobilità dei siciliani è quindi seriamente compromesso.”
“I disagi derivano dagli effetti del nuovo orario ferroviario quanto di una scarna, se non totale assenza di programmazione, di analisi/studio del flusso dei passeggeri, che non garantiscono – anzi peggiorano- il diritto alla mobilità dei medesimi, con riferimento al territorio ed alle fasce orarie indicate, tanto da obbligare quest’ultimi a scegliere mezzi alternativi di mobilità (bus, auto) a proprie spese, non consentendo e dunque non garantendo pertanto la fruizione del servizio di trasporto pubblico locale ferroviario svolto nella Regione siciliana.”
“Chiediamo l’analisi dei documenti che riguardano il contratto regionale di Trenitalia e che venga pertanto garantito il diritto universale alla mobilità degli utenti passeggeri del servizio ferroviario regionale sulla tratta Messina-Palermo entro i termini previsti dalla legge.”
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