Messina come un’enorme discarica. E’ ancora caos rifiuti

Pubblicato il alle

3' min di lettura

Nonostante l’impegno dell’amministrazione comunale, Messina non è mai uscita dalla emergenza rifiuti. Una buona parte della cittadinanza non è ancora entrata in sintonia con l’ordinanza sindacale che vieta il conferimento dei rifiuti il sabato e nei prefestivi. A ciò si aggiungono le numerose discariche abusive in varie zone della città, alimentate dai soliti incivili che depositano l’immondizia nei punti dove sono stati rimossi i cassonetti per l’avvio della raccolta porta a porta.

Dell’argomento, mercoledì prossimo, tornerà ad occuparsene la Commissione Ambiente presieduta dal consigliere comunale Rita La Paglia. Quest’ultima, insieme alla collega Daniela Faranda ha evidenziato in una nota le conseguenze igienico – sanitarie per la cittadinanza, costretta a convivere con cataste di rifiuti che spesso attirano fauna molesta come topi, scarafaggi e addirittura cinghiali.

Per La Paglia e Faranda è necessaria una stretta sulla prossima programmazione “perché ci si è resi conto che gli interventi sporadici e occasionali fatti dopo segnalazioni non servono a risolvere definitivamente il problema e mettere a regime un servizio di vitale importanza per una città che paga, anche in termini di vivibilità e di immagine, un tributo altissimo”.

I due consiglieri invitano l’amministrazione a pianificare un percorso più articolato che tenga conto dei bisogni della popolazione, coinvolgendo attivamente i Quartieri.

E a proposito di Quartieri, il vice presidente della V Circoscrizione Franco Laimo denuncia le vergognose condizioni di interi rioni. E’ emergenza a Giostra, Villa Lino, S.Licandro, Annunziata così come nelle più centrali viale della Libertà e Circonvallazione.

“Quotidianamente – scrive Laimo – noi consiglieri veniamo contattati dai residenti, che non ne possono più di dover fare chilometri alla ricerca di un cassone dove poter gettare il proprio sacchetto di indifferenziata; difatti, in svariate zone, sono stati dimezzati gli stessi cassonetti rsu o addirittura rimossi totalmente. Una politica, quella dei vertici della partecipata comunale, che lascia non pochi dubbi, considerando inoltre che mai perviene in sede circoscrizionale alcuna comunicazione o eventuali ordini di servizio al fine di poter concordare assieme o quantomeno poter comunicare ai residenti eventuali cambiamenti”.

 Il consigliere chiede , in conclusione, come i residenti possano essere incoraggiati al pagamento (che scadrà a breve) della Tari, visti i disagi che continuano a subire da non poco tempo: ” La risposta naturalmente vien da sé e dovrebbe fornirla chi sposta o fa sparire arbitrariamente i cassoni senza pensare alle necessità dei cittadini ed al disservizio recato alla stessa popolazione messinese”.

(146)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.