Infarto e Ictus: formazione per il soccorso che “dipende” dal tempo

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E’ il secondo appuntamento promosso per descrivere da vicino il funzionamento delle “reti tempo dipendenti” quello che si terrà il 3 luglio nell’aula della cittadella della salute del Mandalari.

Si tratta del secondo incontro formativo sulle reti “Stemi” e “Ictus”, un’iniziativa promossa dall’Unità Operativa Formazione aziendale, volta a completare e aggiornare le informazioni principali sul network per l’emergenza.

Si tratta di un progetto che coinvolge più ospedali a diversa complessità assistenziale e per il quale le tre aziende della provincia hanno stilato procedure condivise. La prima parte della giornata sarà dedicata alla rete Stemi per la gestione dell’infarto, mentre nel pomeriggio verrà focalizzata l’attenzione sull’ictus cerebrale in fase acuta.

Dal territorio fino alla struttura di riferimento specializzata con una indicazione precisa: la logica è quella di un intervento tempestivo che, se messo in atto entro le due ore, contribuisce a migliorare il trattamento e la prognosi. Un paziente con infarto, che risponde alle caratteristiche previste, verrà trasportato direttamente presso i centri hub di riferimento dotati di emodinamica: Aou “G. Martino”, Aoor “Papardo Piemonte”, Presidio Ospedaliero di Taormina. Per l’ictus ischemico la terapia  elettiva di prima istanza è la trombolisi. Il paziente, se eleggibile, verrà trasportato in emergenza medica presso la stroke unit dell’Aou “G. Martino” dove viene eseguita la somministrazione. L’efficacia, in termini di riduzione della mortalità e delle disabilità, dipende dal ristretto margine temporale d’intervento, ottimale entro le quattro ore e mezzo e che comunque si riduce molto dopo le sei ore.

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