Ricorre oggi il 14esimo anniversario del disastro ferroviario di Rometta Marea. Alle 19 del 20 luglio 2002, il treno espresso “Freccia della Laguna” Palermo – Venezia deragliò nei pressi della stazione di Rometta causando otto morti e cinquantasette feriti.
A provocare il disastro le precarie condizioni dell’armamento dei binari, anomalia segnalata più volte dai macchinisti in transito. Dopo un mese iniziarono le indagini: con l’iscrizione sul registro degli indagati, da parte della Procura della Repubblica di Messina, del titolare dell’impresa che gestiva la manutenzione della linea e di tre tecnici delle ferrovie che controllarono i lavori. Nel frattempo, i rottami del convoglio furono sistemati a pochi metri dalla linea ferrata, nei pressi di un cavalcavia dell’autostrada e rimossi soltanto poche settimane fa.
Persero la vita il macchinista Saverio Nania e i viaggiatori Ali Abdelhakim, Hanja Abdelhakim , Miloudi Abdelhakim , Fatima Fauhreddine , Placido Caruso , Stefano La Malfa , Giuseppina Mammana.
Questo pomeriggio i cittadini del Meetup Amici di Beppe Grillo città di Messina pianteranno un ulivo nella villa comunale (Via Giovanni Verga – Rometta Marea), dove sorge la lapide in ricordo delle vittime, adiacente il punto in cui è avvenuta la tragedia. “Il recente incidente ferroviario in Puglia – spiega il movimento – ha prepotentemente riportato alla nostra memoria le immagini di quella maledetta sera del 2002, il dolore delle vite spezzate e dei corpi straziati. Oggi, come allora, è l’arretratezza delle infrastrutture del sud Italia la cornice di questi eventi”.
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