E’ stata una seduta di Consiglio comunale infuocata quella che è andata in scena ieri sera a Palazzo Zanca. L’Aula avrebbe dovuto votare il previsionale 2015, ma la caduta del numero legale ha decretato il rinvio dei lavori a questo pomeriggio. A tenere alta la tensione, i lavoratori dei servizi sociali e di Messinambiente che ieri hanno assistito al Consiglio, esplodendo in una accesa protesta una volta compreso che per votare il bilancio si sarebbe dovuto ancora aspettare.
La Cgil, in rappresentanza dei lavoratori delle cooperative da diversi mesi senza stipendio, invita adesso i consiglieri ad approvare l’atto finanziario per poi lasciare definitivamente la poltrona. “Non se ne può più – ribadisce Clara Crocé – . Le persone che hanno assistito alla seduta e che anche stasera torneranno a far sentire la loro voce, sono arrivati allo stremo delle forze. La situazione, già di per sé tragica e vergognosa, viene rese ancora più avvilente dall’atteggiamento di quei consiglieri che evidentemente hanno dimenticato il come e il perché si trovano sedute su quelle poltrone. Hanno dimenticato che se sono lì è per volontà di persone che evidentemente, però, vengono tenute in considerazione solo in fase elettorale”. La segretaria Crocé, inoltre, a dispetto delle provocazioni lanciate dai rappresentanti del civico consesso, ribadisce che “noi abbiamo sempre protestato, tanto nei confronti della consiglio, quanto in quelli della Giunta. In questa precisa fase, però, la responsabilità è dei consiglieri e sono loro, e non altri, che adesso devono dare risposta a questa città, ma soprattutto ai cittadini. Quei cittadini che anche stasera, alle 19, saranno pronti a combattere per i loro diritti di lavoratori. Votate il bilancio e poi tutti a casa”.
Il documento – ricorda il sindacato – contabile va approvato necessariamente entro oggi poiché la certificazione dell’avvenuta approvazione va inoltrata entro domattina al competente Ministero. Diversamente i 70 milioni di euro non arriveranno e per il pagamento degli stipendi i lavoratori e la prosecuzione dei servizi dovranno attendere l’approvazione del consuntivo 2015.
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