Viste le numerose domande e la necessità da parte delle famiglie aventi diritto, di ricevere buoni sanitari, il consigliere comunale Libero Gioveni, ha presentato un’interrogazione al Sindaco, per conoscere i tempi utili a predisporre l’elenco dei beneficiari per il 2016 e i relativi mandati di pagamento del sussidio economico, destinato alle famiglie che assistono disabili gravi. Di seguito il comunicato stampa.
“L’assessorato regionale alla famiglia, con una nota del proprio Dipartimento del 7 ottobre 2016 aveva comunicato a tutti i Distretti socio sanitari della Sicilia, che erano state assegnate le risorse relative al Buono socio sanitario 2016 e che erano stati anche emessi i relativi mandati di pagamento, invitando poi gli stessi Distretti a procedere “all’erogazione tempestiva” del buono agli aventi diritto. Si tratta, come è noto, di un sussidio erogato, per quanto ci riguarda, ai cittadini residenti nei comuni appartenenti al Distretto sanitario D26 in possesso di una invalidità del 100% o affetti da una disabilità grave, le cui istanze erano state presentate dagli stessi a codesto Dipartimento dal 22 marzo al 2 maggio dello scorso anno, con successiva riapertura dei termini e nuova scadenza fissata al 25 luglio 2016.
Appare superfluo rimarcare il fatto che questo contributo economico rappresenta per questi cittadini e per le loro famiglie che si occupano di assisterli, una piccola ma preziosa opportunità per affrontare meglio le tante spese per le cure e l’assistenza che in certi casi si è costretti a cercare al di fuori dell’ambito familiare.
Accadeva normalmente, specie negli ultimi anni in cui il Comune di Messina (che compartecipa alle somme da erogare) aveva approvato con ritardo i Bilanci, che gli aventi diritto ricevessero un acconto delle spettanze, per poi ricevere il saldo dopo l’approvazione degli atti finanziari di riferimento.
Per l’anno 2016, però, fortunatamente, il Bilancio di Previsione è stato approvato in tempi quasi “normali”, ossia il 5 dicembre scorso, per cui anche per l’erogazione della compartecipazione non vi dovrebbe essere più alcun ostacolo di sorta”.
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