Cristiano Lucarelli è pronto. Il tecnico livornese vuole lasciarsi alle spalle tutte le difficoltà delle ultime settimane e regalare al neopatron giallorosso, Franco Proto, un successo nell’atteso derby con il Catania. Dalle parti del “Franco Scoglio” adesso si respira tutt’altra aria e ad ammetterlo è lo stesso Lucarelli: “Abbiamo vissuto la settimana in modo diverso dalle precedenti, ma le cose da sistemare restano tantissime per la nuova società. Il 28 ci auguriamo non ci siano scherzi dell’ultimo momento e che con l’insediamento ufficiale si possa cominciare a lavorare e svoltare sotto tanti punti di vista”.
La testa è tutta rivolta all’atteso derby con il Catania, la piazza sta rispondendo all’appello della società visto che fino a ieri sera erano stati staccati poco meno di 4mila tagliandi. Nonostante gli ultimi deludenti risultati, i rossazzurri possono disporre di un parco giocatori di assoluto livello e questo Lucarelli lo sa: “Il Catania è una squadra forte, considerato che c’è chi dice che ha 20 punti in più di noi. Li conosciamo, cercheranno di imporre il loro gioco. Vanno presi con le molle. Ci sarà bisogno di una grande prestazione, di un’impresa, come in casa finora ci è riuscito. Non hanno vinto subito col cambio di allenatore ma hanno avuto le occasioni. E sarei stato più contento se avessero vinto. Avvertiranno loro più pressioni e tensione rispetto a noi. Giocheranno la partita della vita, non possono permettersi di sbagliare. Un’eventuale sconfitta qui non li agevolerebbe. Il Catania vale le prime quattro dal punto di vista tecnico. Russotto e Mazzarani sono elementi di categoria superiore. Non hanno punti deboli, ma una rosa completa in ogni reparto, che si è rafforzata nel mercato di gennaio. Noi sappiamo che arriveranno purtroppo dei punti di penalizzazione e dobbiamo gestire bene le prossime tre partite, che saranno molto importanti per il nostro campionato. Siamo passati dal momento più basso in termini di entusiasmo al picco massimo. Bisogna ora essere bravi a mettere delle fondamenta importanti per evitare problemi”. “La mia paura è magari che inconsciamente possa esserci appagamento. Fino ad oggi ha regnato un sistema cooperativistico, giocatori compresi: eravamo noi a fare un po’ tutto, ora potremo pensare solo ad allenarci. Le difficoltà univano e tenevano sul pezzo. Proto è il benvenuto per tutti. Non fa gol e non para rigori, ma ci darà maggiore serenità. Dovremo sudarci la salvezza fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata”.
Lucarelli, da qui in avanti, potrà contare sui centimetri e sull’esperienza di Gianvito Plasmati, ufficializzato ieri dalla società: “Plasmati si è unito al gruppo lunedì: ha una struttura fisica particolare e le condizioni non possono essere ottimali. Già ha accusato un po’, non avendo ritmo, come avvenne con Grifoni e Nardini, che non avevano svolto una preparazione adeguata. Ci può dare una grande mano, anche se ci vuole pazienza. Bisogna gestire i carichi di lavoro, potrà avere un minutaggio contenuto già domani. Rea, Foresta e Grifoni, pur acciaccati, sono già in grado di giocare dal primo minuto”.
Plasmati aumenta la sfilza degli ex presenti sia da una parte che dall’altra: “Non abbiamo fatto delle scelte su Pozzebon – ha commentato il tecnico giallorosso – le abbiamo subite, optando quindi per la migliore soluzione possibile. I conti li facciamo alla fine e dal cambio di maglia stanno uno ad uno come gol realizzati. Mi auguro che domenica possa passare in vantaggio Anastasi. Pozzebon voleva andare via e Anastasi lo ringrazio pubblicamente, come Da Silva e Sanseverino. Nessuno voleva accettare Messina, altri attaccanti che abbiamo cercato hanno rifiutato”.
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