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Intimidazione all’assessore Cacciola. La solidarietà di colleghi e gruppi politici e le misure della Prefettura

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CacciolaIl gruppo consiliare “Renato Accorinti sindaco” esprime solidarietà all’assessore ai Trasporti, Gaetano Cacciola, in merito alla telefonata intimidatoria ricevuta. «Esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza alla persona e all’amministratore. Nel contempo manifestiamo la nostra indignazione verso chi crede che attraverso le intimidazioni e le prepotenze si possano imporre scelte, metodi e strategie. Qualsiasi siano i motivi che si celano dietro quella telefonata, gli esecutori sappiano che è come se l’avessimo ricevuta noi. Quando si verificano questi episodi è l’intera comunità a essere offesa. Per questo ciascuno è chiamato a difendere e garantire la dialettica democratica da chi pensa di turbarne lo sviluppo e la libertà di azione. Condanniamo a voce unanime ogni forma di minaccia contro le persone e le istituzioni democratiche. Nessuno pensi di isolare o indebolire uomini e donne che offrono il proprio impegno e la propria professionalità per contribuire positivamente al cambiamento, in una città che necessità di trasformazioni radicali, a partire dai comportamenti civili che fanno di un insieme di cittadini una comunità».      

Sull’atto intimidatorio interviene anche il presidente della IV circoscrizione, Francesco Palano Quero: «Questo deprecabile episodio lo leggiamo come una conferma della sua forte e coraggiosa azione politica condotta in questi mesi, intesa a rivoluzionare la mobilità in città e le cattive e incancrenite abitudini di noi messinesi. Toccare tasti dolenti può dar fastidio e, pertanto, rivolgiamo un appello all’assessore Cacciola a proseguire su questa strada, rassicurandolo che non avrà nulla da temere; anzi, assieme a lui, in questa battaglia di civiltà, troverà il Consiglio della IV circoscrizione e migliaia di cittadini che vogliono cambiare la città».      

Anche il capogruppo e i consiglieri comunali del Pd si associano: «Il grave atto intimidatorio, ne siamo certi, non influirà sul suo impegno al servizio delle istituzioni e della comunità e ci auguriamo che  le forze dell’Ordine possano risalire ai responsabili dell’infame gesto. In questo momento di incertezza generale e di grande crisi, non solo dell’economia ma dei valori e della politica, fare l’amministratore pubblico è diventato talvolta rischioso e richiede un coraggio non comune. Di fronte a questi fatti incresciosi, occorre il sostegno non solo delle istituzioni e della politica ma anche di tutti i cittadini».

Il coordinamento del Movimento Cambiamo Messina dal Basso:  «Minacce vigliacche. Il linguaggio subdolo e violento utilizzato per minacciare l’attività costante e precisa dell’assessore alla Mobilità della nostra Giunta, indica  che Messina ha nelle sue pieghe alcune scorie subculturali che non  riuscendo a trovare forza nella normale dialettica democratica di  cittadinanza, utilizzano la minaccia come chiave d’interlocuzione e metodo  di affermazione.  Il movimento sostiene il suo assessore Tanino Cacciola insieme a  migliaia di cittadini che hanno scelto il cambiamento e le azioni sociali e  amministrative per il miglioramento della qualità della vita nella loro  città.  Squali a parte il Nostro Mare è invece pieno di delfini cordiali e  guizzanti».    

Il Presidente del Consiglio comunale, Emilia Barrile: «A mio nome e dell’organismo che presiedo, condanniamo,  recisamente e con forza il grave atto e  confermiamo l’impegno nella lotta alla criminalità, che intenderebbe influire sulle scelte politiche di questa città».  

La federazione provinciale del Partito della Rifondazione Comunista: «Siamo costernati e totalmente convinti che tali azioni non provocheranno passi indietro da parte dell’Assessore, dell’Amministrazione Comunale e dei Consiglieri che hanno a cuore le sorti della nostra amata e complicata città. Ci auguriamo vivamente che le forze dell’ordine possano presto risalire ai responsabili dell’infame gesto e ricordiamo infine che di fronte ad atti come questo occorre il sostegno non solo delle Istituzioni e della politica, ma anche di tutti i cittadini messinesi che siamo certi non tarderà ad arrivare». 

Il segretario generale della Cgil Messina, Lillo Oceano: «Esprimiamo solidarietà e vicinanza all’Assessore Cacciola vittima di una intimidazione grave e inaccettabile. Al di là della espressione di legittime opinioni e del giudizio che si può esprimere su singole scelte e in generale sull’operato di una Amministrazione, riteniamo che in queste ultime settimane in Città si siano eccessivamente alzati ed estremizzati i toni del dibattito. Ci auguriamo che si tratti di un episodio isolato sul quale siamo certi la Magistartura e le forze dell’Ordine sapranno far luce, ma soprattutto auspichiamo che tutti coloro che hanno responsabilità censurino questi fatti e si adoperino per svelenire il clima, riportandolo alla normale fisiologia democratica». 

Confesercenti provinciale di Messina: «A tutti noi è noto il Suo impegno costante negli ambiti delle deleghe assessoriali di competenza che lo hanno messo a confronto con le più svariate realtà e problematiche della città quali le isole pedonali, l’Azienda Trasporti Municipalizzata, partecipate etc. Ma è assolutamente impensabile che il suo attivismo e la sua determinatezza possa portare a tali spiacevoli e riprorevoli episodi che nulla hanno a che vedere col vivere civile. Invitiamo quindi l’Assessore Cacciola a proseguire sulla strada intrapresa, garantendo da parte della Confesercenti la collaborazione più totale affinché i toni del confronto rimangano sempre all’interno del recinto della dialettica democratica e del rispetto delle persone».   

Un anonimo, nel primo pomeriggio di ieri, ha telefonato al numero di casa dell’assessore Cacciola e ha lasciato detto alla moglie di quest’ultimo, che ha risposto al telefono, di avvisare il marito: «Digli che deve stare attento perché gli squali lo stanno seguendo».      

Intanto, durante la riunione tecnica di coordinamento interforze settimanale svoltasi questa mattina in Prefettura, è stato preso in esame l’atto intimidatorio subìto dall’assessore all’Energia, Mobilità, Viabilità e Trasporti e al riguardo, nei confronti dell’Amministratore, sono state disposte adeguate misure di protezione.                

 

 

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