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Stalli disabili: iter troppo complesso. Richiesta revisione dei criteri di assegnazione

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stallodisabiliRitorna sotto i riflettori l’iter di concessione dei pass disabili per lo stallo a pagamento. A segnalare i numerosi problemi che comporta  la nuova procedura, avviata con determina dirigenziale 4 del 5 febbraio 2012 dal dirigente alla Mobilità Pizzino, sono questa volta i consiglieri Daniela Faranda, Piero Adamo e Giovanna Crifò che si fanno carico delle difficoltà di una cittadina, madre di un disabile di 42 anni, invalido al 100% poiché affetto da una tetraparesi spastica fin dalla nascita, per rinnovare la concessione del posto macchina per P.H.

I consiglieri denunciano la complessità delle trafila burocratica che diventa ancor più estenuante per chi, come questa madre, vive una quotidianità segnata già da importanti complicazioni: là dove le Istituzioni dovrebbero sostenere e alleggerire il cittadino in difficoltà, invece, si esasperano i disagi.

«La signora in questione — dichiarano i tre consiglieri — si è trovata, inoltre, ad avere a che fare con impiegati poco gentili e/o impreparati a gestire un servizio di una delicatezza tale da richiedere specifiche competenze, oltre la cortesia».

Faranda, Adamo e Crifò ricordano come in passato fosse semplice ottenere il pass mentre ora la procedura si è complicata a tal punto da richiedere numerosi passaggi e “rivisitazioni”.

«La signora — specificano in un’interrogazione indirizzata al sindaco Renato Accorinti e al presidente del Consiglio Emilia Barrile — ha presentato la fotocopia della certificazione medica rilasciata dall’Ufficio medico-legale dell’Asl, e la certificazione medica dell’Anfass Onlus», oltre le pratiche mediche poi si è dovuta “scontrare” con gli aspetti tecnici della richiesta del pass,  «la segnaletica dello stallo — continuano i consiglieri — viene apposta “a cura e spese” del richiedente senza specificare la modalità di pagamento né la cifra da corrispondere e con “obbligo di comunicare tempestivamente” l’avvenuta apposizione, pena la revoca. Inoltre, nonostante la validità di 5 anni il richiedente dovrà comunicare ogni 12 mesi il persistere dei requisiti».

«Considerata la fattura di 123, 67 euro più Iva di 26,03 euro, per un totale di 150 euro, presentata alla richiedente dalla ditta esecutrice di segnaletica stradale orizzontale e posa  in opera di segnaletica verticale, chiediamo di conoscere — concludono la nota — quali siano le determinazioni che l’Amministrazione vuole intraprendere per consentire ai diversamente abili di fruire dei servizi cittadini e di convocare, inoltre, una riunione urgente con il dirigente del Dipartimento Mobilità Urbana e con l’Assessore al ramo per prendere in esame la determina in questione, e in particolare modo per P.H. con diagnosi evidentemente inguaribili. È necessario rivederne i criteri di assegnazione, oltre la trafila burocratica estenuante da sopportare».

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