Progetto Mistral: avviamento al lavoro o alla disoccupazione?

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Verrebbe da dire “sedotti e abbandonati”. E’ questa la sorte toccata ai partecipanti al progetto “Mistral”, attivato dal Comune di Messina nel 2009,  per l’inserimento di giovani disagiati e portatori di handicap nelle attività lavorative legate al turismo e alla valorizzazione del territorio. Al progetto hanno aderito un centinaio di cittadini messinesi che, una volta terminati i corsi,  si sono ritrovati tra le mani  un attestato in mano e niente più. Alla faccia dell’auspicato avviamento al lavoro. Da 10 giorni, una loro delegazione ha occupato in pianta stabile i corridoi del Comune con l’obiettivo di ricevere risposte certe dall’amministrazione dopo diversi mesi di attesa.

Ma facciamo un passo indietro. Per il progetto Mistral, sono stati stanziati ben 2.500.000 euro arrivati dalla Regione attraverso il Fondo Sociale europeo. L’amministrazione comunale ha aderito al relativo avviso pubblico,  costituendo un’associazione temporanea di scopo, insieme a 25 enti selezionati, ricevendo dunque il finanziamento. Sono stati quindi attivati cinque corsi formativi , ai quali ha partecipato  un centinaio di soggetti disagiati . Al termine dei corsi, tenuti da  tutor e docenti specializzati, nessuno dei numerosi partecipanti ha però trovato impiego lavorativo. “Rappresentiamo un centinaio di operai disagiati e perfino invalidi – spiega uno dei partecipanti al progetto – abbiamo ricevuto un attestato al termine dei corsi che però non è servito a nulla. Ci ritroviamo nuovamente senza occupazione e tra mille difficoltà. Siamo disposti a continuare il presidio al Comune anche fino all’estate, nessuno finora ci ha degnato di considerazione”.

Chi ha partecipato al “Mistral” lamenta inoltre una cattiva gestione dell’intero progetto. “Alcuni di noi – spiegano – hanno partecipato ad un corso finalizzato alla cura del verde pubblico. Durante lo stage, siamo stati impiegati nella pulizia delle ville comunali. L’abbigliamento e gli attrezzi necessari non sono stati distribuiti a tutti, abbiamo dovuto acquistare anche i sacchi per smistare i rifiuti. Le difficoltà incontrate sono state parecchie, tenendo in considerazione i nostri problemi di salute”. 10428418_924854424225184_1165400140286062353_n

Sulla questione è intervenuto il consigliere comunale Nicola Cucinotta. “L’attuale amministrazione – spiega l’esponente Pd – ha  ereditato questa ulteriore patata bollente dalla Giunta precedente, ma non  può far finta di nulla. Il sindaco Accorinti sa quanto sia importante salvaguardare il lavoro e creare nuova occupazione in particolare a favore di quei soggetti con disabilità o in condizione di disagio e devianza. Non si può continuare a far finta di niente nel vedere errare tra Assessorati, uffici e corridoi di Palazzo Zanca- continua  Cucinotta – una quindicina di soggetti svantaggiati in cerca di risposte”. E’ inaccettabile che un progetto di siffatta valenza, si debba rivelare un fallimento, solo un ulteriore sperpero di denaro pubblico”.

Cucinotta interroga dunque il sindaco Accorinti sulle sorti di coloro che hanno partecipato con esito positivo al progetto Mistral. Vuol sapere se possono, realmente,  essere avviati al lavoro al Comune di Messina o anche attraverso Società partecipate o Cooperative Sociali.

Andrea Castorina

 

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