primarie 2013

Grioli: “Prenderemo una posizione”. Fragale: “Cose da pazzi in consiglio sul Piano 2020”

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primarie 2013Le scorie delle primarie non sono state eliminate. Se il Renziano Francesco Palano Quero ha dato, da solo, l’abbraccio piddino a Felice Calabrò non c’è sostegno morale e politico all’avvocato dagli altri due concorrenti, uno interno e l’altro autonomo ma di area Pd. Ancora deluso a distanza di 72 ore dallo spoglio il consigliere provinciale Giuseppe Grioli oggi pomeriggio ha affermato: “Sto riflettendo con il mio gruppo il da farsi perché prima di ogni cosa il mio gruppo merita rispetto per il gran lavoro svolto e i risultati ottenuti, venerdì terrò una conferenza stampa in cui illustreremo la nostra posizione, per adesso non dico altro tranne che resto ancora perplesso su quanto avvenuto negli ultimi tre giorni prima delle primarie “. Per Grioli, dunque, le indicazioni dei vertici messinesi del Pd sono giunte a chi (consiglieri) doveva “lavorare” per Calabrò. Non crede a chi pensa che la “benedizione” di via I Settembre non ci sia stata e che i consiglieri abbiano fatto tutto “da soli”. “Ripeto che io – continua Grioli – non ho avuto sostegni di parlamentari e altro, sono stato tra la gente e la gente mi ha sostenuto”. Il gruppo dell’ex segretario cittadino medita qualcosa in vista delle elezioni di 9 e 10 giugno. Esclusa la fuoruscita dal Pd ma di sicuro sarà chiesto un chiarimento. Chi va più duro contro la vittoria di Calabrò è ancora Emilio Fragale, candidato autonomo e giunto quinto con quasi mille preferenze e con soli due voti dietro a Pucci Prestipino del Centro Democratico, espressione che a Messina fa riferimento al parlamentare Carmelo Lo Monte.  E’ l’approvazione del Piano Strategico 2020 (quello targato Gianfranco Scoglio) che vede l’ex city manager tornare a domenica scorsa: “Il Consiglio Comunale ha deliberato l’adozione del Piano Strategico. Erano presenti in Aula diciotto … ripeto diciotto consiglieri comunali. Non oso interrogarmi sui presenti. Questo e’ il consiglio comunale a cui si e’ appellato fieramente Felice Calabro’. Stiamo parlando del Piano “Scogliocentrico”. Stiamo parlando del Piano “permeato sul Ponte”. Stiamo parlando del Piano che mette a regime, senza condivisione diffusa, la elaborazione delle speculazioni (che significa riflessioni) targate centro-destra. Stiamo parlando – prosegue Fragale – di un Piano che impegna l’azione delle prossime amministrazioni per tre/quattro legislature. Ecco perché stravincono i capi elettori. Cosa dire a questo punto. Voto l’avvocato Scoglio a Sindaco!? Al falsetto, al balbettio, al cinguettio degli scarsi preferisco la versione originale e autentica degli scaltri. Cose da pazzi”. E sul Piano Messina 2020 interviene anche Scoglio: “Il Consiglio Comunale di Messina ha approvato il Piano Strategico Messina 2020 un’altra delle mie “utopie”. Ora è possibile entrare a pieno titolo nella programmazione dei Fondi Europei per i progetti relativi a:1) Piattaforma logistica di distribuzione delle merci in entrata e uscita dalla città;2) Riconversione delle aree ferroviarie e delle zone ex industriali; 3) Centro Direzionale Mare Grosso con servizi per il turismo;4) Città della Scienza ed alloggi per giovani e per studenti; 5)Rigenerazione colline dei villaggi con interventi di ingegneria naturalistica finalizzati all’ agricoltura;6) Piano Particolareggiato Mortelle – Tono e rifunzionalizzazione Pilone Capo Peloro;7)Parco Naturalistico – Turistico Mortelle Tono. Ecco le linee guida dello sviluppo della città alle quali altre se ne aggiungeranno in materia di servizi sociali e, di politiche ambientali e di riciclo dei rifiuti. Oggi sono veramente orgoglioso di essere messinese”.

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