Primarie Pd 8 dicembre

“Pochi seggi per le elezioni di domenica”: il gruppo Genovese del Pd in polemica. Repliche di Panarello e Russo

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Primarie Pd 8 dicembrePer la scelta del segretario regionale del Pd i gruppi messinesi restano divisi. Ancora una volta è la distribuzione dei seggi a rendere “infuocate” le elezioni di domenica prossima. I consiglieri comunali dei democratici insieme ad amministratori e dirigenti hanno scritto alle segreterie nazionale e regionale del partito per contestare il numero dei circoli a disposizione degli iscritti. Le votazioni si svolgeranno, nel capoluogo, in otto sedi.

Sono i fedelissimi del deputato nazionale Francantonio Genovese, a sostegno dell’attuale segretario regionale Giuseppe Lupo, a chiedere più seggi degli otto previsti. Dall’altro i Renziani della prima ora che “spingono” per Fausto Raciti insieme a gruppi che sostenevano alle primarie nazionali Gianni Cuperlo. Raciti venerdì mattina sarà a Palazzo Zanca.

Questa la richiesta inviata alle segreterie:

“I sottoscritti Consiglieri Comunali di Messina del PD, Amministratori e Dirigenti del PD di Messina, uniti nel sostegno alla candidatura di Giuseppe Lupo alla Segreteria Regionale del Partito Democratico, ritengono inaccettabili le polemiche nate in relazione al numero di seggi da costituire a Messina in occasione delle elezioni primarie regionali che si terranno domenica 16 Febbraio in tutta la Sicilia.

Crediamo che sia dovere di tutti gli iscritti ed i dirigenti del Partito Democratico messinese favorire la più ampia ed agevole partecipazione in occasione di un appuntamento così importante per la Regione Sicilia.

I Congressi di Circolo celebrati dal 27 di Gennaio al 2 Febbraio, hanno infatti plasticamente rappresentato come la competizione fra i maggiori competitors nella provincia tutta ma specialmente nella città di Messina, sia tutt’altro che scontata e anzi dimostra una netta prevalenza del Candidato Lupo nei Circoli cittadini.

Crediamo che l’inaccettabile diktat sul numero di seggi da costituire nella città di Messina, che tende ad emarginare personalità di grande rilievo e consenso, incidendo pesantemente sul livello di partecipazione complessiva alle Primarie Regionali, nasca dal timore del risultato stesso e rappresenti un inelegante tentativo di alterare il voto libero degli iscritti, degli elettori e dei cittadini, che, fra l’altro,saranno penalizzati dal pagamento di € 2,00, di cui si chiede l’abolizione nello spirito di una maggior coinvolgimento non solo della nostra base, ma anche dei cittadini simpatizzanti.

Inoltre la già contestata decisione, in occasione delle Primarie Nazionali dell’8 Dicembre, di costituire a Messina solo 8 seggi, ha nettamente inciso sul drastico ridimensionamento dei partecipanti al voto delle Primarie passati ad esempio, nella sola città di Messina, da più di 10.000 a circa 3.500.

Peraltro, vale la pena ricordare come in occasione delle elezioni primarie che scelsero il candidato Sindaco della Città, i seggi costituiti furono 12 con un’affluenza di circa 10.000 partecipanti al voto, ed al tempo, quando a tutti conveniva ed era motivo di orgoglio e prestigio, non si ricordano polemiche in merito al livello di “purezza” del voto espresso.

Respingiamo con forza, dunque, il tentativo di imporre la costituzione nella città di Messina di solo 8 seggi, credendo che la libera partecipazione alla Primarie sia un valore che tutti i dirigenti del Partito dovrebbero difendere, poiché il limitarla artatamente in relazione ai propri interessi elettorali è l’unico e vero tentativo di “inquinamento del dato elettorale” che il PD a Messina sta correndo il rischio di subire.

Il Segretario provinciale Dott. Basilio Ridolfo è invitato a farsi carico della presente richiesta , e di ampliare il numero dei seggi elettorali aggiungendo alle attuali n° 10 sedi dei Circoli, almeno altri 3 gazebo pubblici da collocare a sud, centro e nord della città di Messina”.

 

“La posizione dei consiglieri comunali del ‘gruppo Genovese’ è singolare: in occasione delle primarie per il segretario nazionale – prevedibilmente di gran lunga più partecipate di quelle per il segretario regionale – da parte loro non c’è stata alcuna obiezione sul numero di seggi a Messina. Adesso qualcuno vorrebbe moltiplicare i gazebo in nome della democrazia e della partecipazione: temo che invece la filosofia che ispira il ‘gruppo Genovese’ sia in linea con le famigerate ‘parlamentarie’, quando alcuni seggi furono costituiti perfino presso taluni enti di formazione e il partito messinese fu coperto di ridicolo”. Lo dice Filippo Panarello, deputato regionale del PD, a proposito delle polemiche sui seggi da allestire a Messina in occasione delle primarie del 16 febbraio per la scelta del segretario regionale.

 

 

 

“Se la commissione regionale di garanzia – aggiunge Panarello – non dovesse confermare il numero di seggi della scorsa competizione, così come previsto, sarà necessario un controllo straordinario sulla regolarità delle primarie a Messina”.

 Alessandro Russo, ex presidente del V Quartiere e Renziano della prima ora, scrive: “

Nessuno – ribadiamo nessuno – ha mai sollevato dubbi o richieste aggiuntive rispetto al numero di 8 seggi individuati allora, come falsamente si scrive nel comunicato da loro firmato oggi. E allora, salvo qualche singola eccezione, i consiglieri di c.d. “Area Genovese” non hanno minimamente contribuito allo svolgimento e all’organizzazione delle primarie nazionali.
Le richieste sollevate sono paradossali e grottesche, poiché perseguono quella tipica concezione della democrazia partecipata che vede attivarsi patronati e circoli vicini a questo o a quel consigliere comunale, così come svoltosi in passato – fin dentro ai centri di formazione orbitanti attorno alla c.d. “Area Genovese” – che ben poco ha a che vedere con lo spirito di partecipazione e di inclusione dei cittadini liberi e autonomi che alle primarie sono chiamati.
A questo punto, ci chiediamo: a chi servono ben 6 seggi in più rispetto a quelli di dicembre scorso? Allora si votava per Matteo Renzi, che aveva una presa sull’opinione pubblica ben diversa da quella dei candidati di domenica prossima, che hanno profilo meramente locale.  Perché questo incremento improvviso di seggi? Forse che nella muscolare prova di forza si ritiene che più seggi vi saranno e più vicini saranno ai patronati e ai CAF, maggiore sarà la partecipazione indotta?”. 

 

@Acaffo 

 

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