Pmi Card, il M5S: «Da De Luca troppi fondi per le partecipate e pochi per le imprese»

Pubblicato il alle

3' min di lettura

Per il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle gli aiuti della Pmi Card alle imprese di Messina danneggiate dal Covid-19 – sono «contributi tardivi e destinati a una platea troppo ristretta». Di contro, i pentastellati contestano i fondi stanziati alle società partecipate che, sottolineano, si sarebbero potuti utilizzare per aumentare i sostegni economici a cittadini e imprese.

Non le mandano a dire i consiglieri del M5S Cristina Cannistrà, Andrea Argento, Paolo Mangano e Giuseppe Fusco, che contestano le scelte amministrative del Primo Cittadino in materia di gestione dei fondi comunali e, in particolare, quelle che riguardano gli aiuti covid: «Invece di pensare a questioni sulle quali non ha alcuna competenza per recuperare consenso – affermano i pentastellati –, a partire dal Ponte, De Luca pensi a fare il sindaco. Se lo sa fare».

Le attività commerciali che riceveranno i sostegni da parte del Comune usufruiranno di un contributo a fondo perduto di 3mila euro (la Pmi Card, destinata alle piccole e medie imprese), finanziati interamente con fondi POC. «Nonostante l’annuncio da parte dell’Amministrazione – sottolineano i consiglieri – risalga ormai allo scorso novembre solo adesso le aziende (o quantomeno una parte) potranno beneficiare del sostegno: una somma utile ma comunque insufficiente, considerando il protrarsi della seconda ondata, che ha avuto inizio sei mesi fa, ad ottobre, e che ha ulteriormente aggravato le condizioni economiche dei commercianti a causa delle chiusure imposte dai Dpcm e dalle varie ordinanze regionali e comunali, spesso ancora più restrittive e penalizzanti delle disposizioni nazionali».

«Al netto degli annunci roboanti – proseguono –, delle iperboli e delle ingiustificate autoesaltazioni, non c’è nulla di “fenomenale”: si tratta di fondi a disposizione di tutti i Comuni, che hanno provveduto a stanziarli in favore della collettività»

Secondo i consiglieri del Movimento 5 Stelle, l’amministrazione avrebbe dovuto destinare meno risorse alle società partecipate comunali in maniera da avere somme più consistenti per gli aiuti economici alle imprese e alle famiglie di Messina.

«Sono troppi e ingiustificati – scrivono in proposito i pentastellati – i finanziamenti alle società partecipate con fondi di bilancio, non destinando nulla di questi importi all’emergenza. Si tratta di risorse che avrebbero potuto rendere ben più cospicui i benefici per le imprese (a cui è stato richiesto il requisito del DURC diminuendo il numero dei beneficiari) e la “Messina Family Card (dove è stato introdotto invece il requisito dell’ISEE proprio per ridurre la platea degli aventi diritto), dando una boccata d’ossigeno ai tanti messinesi che non riescono a vedere la luce in fondo al tunnel. La priorità, in questo periodo storico che stiamo affrontando, deve essere sempre e comunque il sostegno ai cittadini e agli imprenditori che solo da qualche giorno stanno ricevendo i ristori, anteponendo i fatti ai proclami. Invece di pensare a questioni sulle quali non ha alcuna competenza per recuperare consenso, a partire dal Ponte, De Luca pensi a fare il sindaco. Se lo sa fare».

(213)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.