Cateno De Luca è tornato. Dopo un’assenza di 2 mesi (giorno più giorno meno) il Sindaco di Messina è rientrato a Palazzo Zanca e ha presentato il suo “Piano straordinario infrastrutturale Messina riparte”: 500 milioni di euro, ha annunciato, per 166 cantieri. Qual è il punto di partenza? Una banca dati.
Dopo la diretta al vetriolo di ieri sera, il primo cittadino ha indetto la prima conferenza post-lockdown a Palazzo Zanca. «Mi sono disintossicato da Facebook» ha esordito così, appena entrato nel Salone delle Bandiere del Comune di Messina, dopo il suo “ritiro” a Fiumedinisi, prima di arrivare al punto della questione: un piano di opere infrastrutturali della durata di un anno e mezzi, e nello specifico da maggio 2020 a dicembre 2021.
«Sono l’ispiratore del progetto che vi andremo a presentare – ha spiegato Cateno De Luca. Nel mio lavoro ho sempre avuto una passione, quella di creare progetti replicabili con banche dati. È quello che ho voluto fare anche in questo caso. Un sistema che semplifichi e automatizzi, che monitori e consenta eventualmente di erogare una sanzione. Non avere un’organizzazione di questo tipo ci ha fatto perdere fondi nel corso degli anni. Per questo motivo, abbiamo voluto creare una banca dati che consenta di tracciare i finanziamenti degli enti Comune e Città Metropolitana, i soggetti attuatori e le scadenze. Avviamo così un metodo di lavoro che eviterà si possano verificare altre nefandezze, mettendo a sistema i finanziamenti».
Il piano infrastrutturale di Cateno De Luca e della Giunta: dalle strade, al tram, alle scuole
Il piano prevede l’attivazione di un totale di 166 cantieri così suddivisi:
- al 30 maggio 2020 – 22 cantieri per un totale di 65.661.916, 51 euro;
- dall’1 giugno al 30 settembre – 65 cantieri per un totale di 127.988.083,27 euro;
- dall’1 ottobre al 31 dicembre 2020 – 30 cantieri per un totale di 42.539.149,10 euro;
- dall’1 gennaio 2021 al 30 giugno 2021 – 42 cantieri per un totale di 190.512.550,27 euro;
- dall’1 luglio al 31 dicembre 2021 – 7 cantieri per un totale di 73.183.983,70 euro.
Si tratta, quindi, tra Comune e Città Metropolitana di un totale di 499.876.682,85 euro per 166 cantieri attivi e da attivare da ora a dicembre 2021.
«Il piano che vi presentiamo oggi – ha spiegato l’assessore Carlotta Previti – è il risultato di un processo che dura da due anni, che si avvia a conclusione quest’estate. È un’azione di monitoraggio dei finanziamenti extra-bilancio, priorità di questa azione di governo. Stiamo ragionando come un’azienda privata che voglia dare un taglio manageriale al proprio lavoro – ha proseguito. Per farlo utilizzeremo un software di controllo delle scadenze temporali di ogni procedimento, che sarà di aiuto ai singoli Rup». Per eventuali illeciti o ritardi saranno previste sanzioni.
Ad illustrare alcuni dei cantieri aperti e da aprire è stato il vicesindaco Salvatore Mondello. Tra questi: la ristrutturazione di Casa Serena, che dovrebbe cominciare a breve; il progetto Capacity; i lavori di manutenzione delle fontane del centro storico; i lavori per la realizzazione del muro della strada di S. Michele-Castanea (colpita da una frana nel 2019); la messa in sicurezza di Villa Mazzini. E poi, parcheggi di interscambio, lavori di riqualificazione della pavimentazione; lavori di adeguamento delle scuole; rifacimento degli impianti di pubblica illuminazione; manutenzione del verde lungo la linea tranviaria; e così via.
Nel dettaglio per quel che riguarda la rete idrica e fognaria di Messina è stato il presidente di AMAM Salvo Puccio: «AMAM non faceva più investimenti perché non incassava – ha affermato. Cos’è cambiato? Adesso abbiamo i 15 milioni sul masterplan e in più ulteriori fondi interni. Tutti questi progetti verranno appaltati, ne cito alcuni: il revamping del depuratore di Mili; ricerca idrica e valorizzazione delle sorgenti tra Messina e provincia; il depuratore di San Saba».
Per quel che riguarda, infine, il Tram, sono in programma tre interventi principali per un totale di 35 milioni di euro circa:
- Il primo, per oltre 6 milioni di euro, riguarda il rinnovamento del parco veicolare tranviario per rimettere su rotaia tutte e 15 le vetture a disposizione di ATM. Attualmente è in uso solo la metà. Il bando sarà pubblicato entro la prima metà di agosto;
- 25 milioni di euro sul Patto per lo Sviluppo di Messina per la riqualificazione e ripensamento di alcuni tratti della linea tranviaria;
- oltre 4 milioni di euro dalla Cura del Ferro. I cantieri si apriranno nella seconda metà 2021, ma entro agosto verrà pubblicato il bando per selezionare un operatore economico, dei progettisti qualificati di livello europeo.
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