Dure accuse da parte del centrosinistra oggi nei confronti della Patrimonio Messina Spa, partecipata nata per volontà della Giunta De Luca al fine di censire gestire gli immobili di proprietà del Comune. A replicare, il presidente dell’Azienda, Roberto Cicala, che contesta punto per punto alcune delle affermazioni fatte questa mattina in conferenza stampa: «Con tutta probabilità non sono state lette le relazioni depositate regolarmente nei 2 anni di attività».
Pubblichiamo di seguito, in maniera integrale, la replica del presidente della società partecipata Patrimonio Messina Spa, Roberto Cicala:
«La società Patrimonio Messina SPA – scrive – si è opposta al TAR poiché la richiesta di liquidazione da parte del Consiglio comunale si basava su fatti assolutamente falsi. La società svolge la sua missione con dipendenti in distacco che come stabilito dal TAR sono da considerarsi a tutti gli effetti personale dipendente, a differenza di quanto sosteneva il consiglio, cioè la totale assenza di lavoratori.
In merito alle affermazioni del Consigliere Gennaro che sostiene che la società è un carrozzone che non ha prodotto niente, si risponde che con tutta probabilità non sono state lette le relazioni depositate regolarmente nei 2 anni di attività. Senza entrare nei particolari, che invito ad approfondire leggendo le relazioni, la società ha:
- Provveduto ad aggiornare l’inventario degli immobili comunali;
- Assegnato i beni immobili confiscati alla mafia fermi e nell’abbandono totale dalla consegna da parte dell’Agenzia nel lontano 2011;
- Gestito i bandi per l’assegnazione delle EX-Scuole dismesse;
- Provveduto alla creazione dei fascicoli di oltre 1.300 immobili Edilizia Residenziale Pubblica mai effettuata prima dal comune ma obbligatoria per legge;
- Coadiuvato con il dipartimento Politiche della Casa, per le proprie competenze, alla vendita degli alloggi Edilizia Residenziale Pubblica ai beneficiari richiedenti,
- Pubblicato manifestazione d’interesse per individuazione immobili da destinare a Palagiustizia;
- Provveduto alla valorizzazione e dismissione del Patrimonio Comunale con redazione del Piano di Alienazione e Valorizzazione per conto del Dipartimento Patrimonio del Comune, atto propedeutico per il bilancio di previsione triennale.
Si ricorda anche alla consigliera Cannistrà che in VIII commissione presieduta dal Presidente Giandomenico La Fauci in data 14 Aprile 2022, sono state date risposte esaurienti ad ogni domanda ricevuta, e la stessa consigliera si è dimostrata soddisfatta senza nulla obiettare sull’operato della società.
Il Commissario Santoro all’indomani della sentenza del TAR del 04/04 ha espresso piena fiducia e conferito pieni mandati alla società nell’assemblea ordinaria di giorno 11/04, salvo poi in fase di approvazione bilancio, il 29/04, (approvato e già depositato nel rispetto assoluto delle scadenze previste) “proporre liquidazione”. Quest’ultima proposta non è stata però seguita da atti amministrativi».
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