La capogruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati Mariastella Gelmini arriva a Messina per una visita alle baracche. Ad accompagnarla sarà la collega deputata messinese Matilde Siracusano, ma all’incontro presenzieranno anche il vice sindaco Salvatore Mondello e il presidente di ARISME Marcello Scurria.
Potrebbe essere presente anche il Sindaco De Luca, in quanto l’appuntamento è stato inserito nel suo programma giornaliero, come “passeggiata tra le baracche di Messina”.
Lo scopo della visita di Gelmini a Messina, è incontrare amministratori e militanti locali. L’arrivo previsto per le ore 10.30 davanti a Palazzo Zanca, sede del Comune. Subito dopo verrà accompagnata dalla deputata messinese Matilde Siracusano – che la scorsa settimana ha organizzato a Montecitorio un convegno per l’inaugurazione di una mostra fotografica proprio sulla baraccopoli di Messina – nel villaggio di Fondo Fucile per un sopralluogo.
La deputata, durante l’incontro con gli amministratori si soffermerà, in particolare, sulla legge speciale alla quale sta lavorando Forza Italia per superare definitivamente l’emergenza abitativa, sociale e sanitaria di queste complesse zone della città.
Quale sarà il prossimo passo verso il risanamento?
Dopo la visita della deputata Mariastella Gelmini, quale sarà il prossimo obiettivo del Sindaco? Qualche settimana fa si è chiusa la questione delle Case d’Arrigo, con l’inizio della demolizione della piccola baraccopoli a mare della centralissima via La Farina: step necessario per proseguire i lavori per la nuova via Don Blasco.
La strada per arrivare al termine del risanamento, però, è ancora lunga e richiede che il Sindaco mantenga alta l’attenzione. La promessa, infatti, è quella di radere al suolo tutte le baracche di Messina entro 5 anni: l’annuncio risale allo scorso ottobre, a seguito di una visita del Primo cittadino alla Regione siciliana.
La sfida più grande sarà riuscire a demolire tutte le baraccopoli abbandonate prima che qualcun altro le occupi: è il caso di Camaro Sottomontagna, dove le casette sono quasi totalmente vuote e l’unico “intervento” che le ha rese “inagibili” (più di quanto non lo fossero già) è stato un grosso incendio, che ha messo in serio pericolo le famiglie rimaste nella baraccopoli.
Intanto Messina continua a finire sotto i riflettori nazionali, con la speranza che almeno le forme di denuncia possano riuscire ad accelerare quella che sembra essere una brutta storia senza fine.
Foto da Milano Post
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