L’onorevole Nino Germanà, intervenuto insieme ai colleghi della deputazione regionale, in occasione del consiglio comunale aperto, indetto dal civico consesso messinese, a Palazzo Zanca, ha commentato: «Siamo favorevoli alle riforme ma non possiamo non tutelare, in primis, il principio di democrazia che tiene in piedi il nostro sistema».
Dopo aver ribadito l’assoluta disponibilità e l’interesse ad incidere direttamente sull’evoluzione del progetto, il deputato del Nuovo Centrodestra, da sempre sostenitore della proposta Limosani-Gambino, ha precisato: «È una splendida iniziativa quella di confrontarci in questa sede sulla realizzazione della città metropolitana di Messina, ma temo siano solo chiacchiere. Questo Governo regionale non ha le idee chiare, lo pensano i colleghi che sostengono l’esecutivo,evidentemente non è solo una mia impressione di parte, da componente dell’opposizione. Ci troviamo ad approvare un disegno in fretta e furia altrimenti rischiamo di dover votare di nuovo per le province. Questa abitudine a proporre tutto in prossimità delle scadenze ha effetti catastrofici, come l’ultima volta nel caso dell’esitazione di un bilancio che per il 75% è stato impugnato dal Commissario di Stato: un fallimento totale».
Il deputato del Ncd sottolinea la gravità di una situazione di stand-by, dopo otto mesi dall’annuncio di Crocetta in diretta tv sull’abrogazione delle Province, «non avendo ancora provveduto a fornire una seria proposta di riforma in Aula. Rischiamo ulteriori proroghe, ulteriori commissariamenti. Oggi il disegno cambia solo il nome alle province e attribuisce loro l’etichetta di liberi consorzi. Gli aspetti tecnici li affronteremo da domani all’Ars. Noi ambiremmo a riportare il disegno di legge in commissione. Una cosa è certa, non arretreremo su elezione diretta di sindaco della città metropolitana e presidente del libero consorzio: la democrazia viene prima di tutto».
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