Indagini Cas, Grasso: “Non diventi un ricatto per l’Ars”

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“La vicenda Cas non diventi un ricatto per l’Assemblea Regionale, c’è in gioco la sicurezza e il futuro delle infrastrutture stradali dell’isola”.

Questo il commento di Bernadette Grasso, che commenta i rivolti dell’operazione “Tekno” che ha sconvolto il Cas e che ha portato a ben 57 indagati. Una vicenda giudiziaria che però potrebbe portare a chiari risvolti politici, visto che all’Ars il tema della fusione tra il Consorzio per le Autostrade Siciliane  e l’Anas (bocciato dalla commissione Bilancio) è ancora molto caldo.

La deputata regionale di Forza Italia non nasconde le proprie paure: “Stupiscono le dichiarazioni dell’assessore Pistorio, che afferma che qualora l’Assemblea non approvasse la proposta di fusione con Anas, sarebbe il governo nazionale a procedere in tal senso – riferisce Grasso – Ritengo che il modello Cas sia insostenibile, a confermarlo la discrasia dei dati riportati, da una parte del governo e dall’altra dal presidente del Cas, ma penso al tempo stesso che sia doveroso non avventarsi in una frettolosa fusione per incorporazione, senza garanzie per le casse regionali e per i lavoratori”.

Bernadette Grasso chiede che venga proclamata la gestione straordinaria in vista degli interventi da fare per il prossimo G7: “Si avvii immediatamente un’interlocuzione con Roma – conclude l’esponente forzista – perché si giunga nell’immediato ad una sovra gestione straordinaria per assicurare che i lavori della A 18 riprendano e si concludano prima del G7, sospendendo il pedaggio. Si proceda quindi, dopo l’approvazione della finanziaria, ad un dibattito, schietto e costruttivo, in sede parlamentare, per individuare una strategia virtuosa per il Consorzio, quale migliore percorso che salvaguardi la sicurezza, l’efficienza e l’economicità”.

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