“Il Teatro Vittorio Emanuele ha una disastrosa conduzione”. Lo dicono i sindacati, stanchi di promesse

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teatro v.eCon una nota, i Segretari Provinciali di SLC-CGIL, UILCOM-UIL, FIALS-CISAL e S.A.Di.R.S. di Messina, rendono note le ragioni della protesta aavviata oggi insieme a tutti i lavoratori precari (professori d’orchestra, tecnici, elettricisti, attrezzisti, sarte ecc.) ed ai dipendenti in organico del Vittorio Emanuele.

Ecco cosa scrivono Di Guardo, Tavilla, Di Guardo e Smiroldo:

“Dopo avere atteso un segnale di attenzione da parte della Regione Sicilia, unitamente all’Assessorato competente, dopo le rassicurazioni ricevute dal Presidente Crocetta durante l’incontro del 22 novembre scorso a Saponara, questa mattina, le Organizzazioni Sindacali ed i lavoratori hanno deciso di presidiare le stanze del Presidente e del Sovrintendente. “I locali sono il simbolo di dove risiedono le responsabilità, da condividere con il C.d.A., per la disastrosa conduzione del Teatro e per le numerose inadempienze gestionali di questi anni” – dichiarano i sindacalisti.
Tutti ricorderanno l’impegno del precedente Governo Regionale e dell’Assessore Tranchida, che avevano espletato buona parte delle procedure previste per il commissariamento dell’E.A.R., individuando ed indicando, a mezzo stampa, nell’Avvocato messinese Fulvio Cintioli, il commissario a cui sarebbe stato dato mandato per risolvere le sorti del Teatro. Successivamente, dopo l’esito delle regionali, le procedure si erano necessariamente bloccate.
Per uscire dall’immobilismo che regnava al Vittorio, i lavoratori ed i sindacati avevano deciso di effettuare un presidio, durato per ben 29 giorni, poi rientrato, pur mantenendo lo stato di agitazione, avendo ricevuto assicurazioni dal Presidente Crocetta, circa la necessità di un intervento che portasse alla soluzione delle questioni che da anni affliggono i lavoratori.
L’intervento della Regione, ad oggi , non si è ancora visto.
Rimangono insolute le questioni che riguardano il mancato pagamento degli stipendi del personale facente parte gli organici per i mesi di dicembre 2012 e la tredicesima mensilità, mentre le spettanze dei professori d’orchestra sono state pagate grazie ai decreti ingiuntivi promossi dai lavoratori (con un ulteriore aggravio di spese per l’Ente).
Pesano, per i lavoratori e le loro famiglie, la mancata assunzione dei tecnici stagionali e conseguentemente dei lavoratori a tempo determinato.
Non sono stati ancora effettuati i pagamenti del personale artistico e delle compagnie di prosa che si sono esibiti nella stagione 2011/2012, provocando quotidiane ingiunzioni legali di pagamento.
I fornitori sono ancora in attesa del pagamento delle fatture, ed anch’essi promuovono ingiunzioni di pagamento attraverso i legali, con ulteriori aggravi di spesa per le già carenti risorse economiche.
La mancata equiparazione dei dipendenti agli organici regionali provoca continui malumori tra il personale che, ormai stanco, si difende intentando contenziosi legali a tutela della loro professionalità.
La pianta organica rimane uno strumento di cui il teatro continua a non dotarsi, inficiando, in prospettiva, un adeguato sviluppo dell’E.A.R. e dei suoi dipendenti.
Non vi è alcun barlume di progettualità “manageriale” nell’attuale Dirigenza del Teatro, necessaria per mettere al centro gli interessi comuni di sviluppo, puntando al futuro, attraverso un programma di interventi necessari di crescita e di riorganizzazione.
L’incomprensibile ritardo della presentazione della stagione 2012/2013, ha prodotto una preoccupante disaffezione da parte degli abbonati (a tutt’oggi solo poco più della metà rispetto a quelli dello scorso anno, ha acquistato un abbonamento) tanto da mettere in serio dubbio la possibilità di effettuare, concretamente, il completamento delle due stagioni (prosa e musica).
Il ritardo con cui è stato redatto il bilancio consuntivo 2010 inficia fortemente le questioni economiche attuali, così come la mancata redazione del bilancio consuntivo 2011.
“Non sappiamo cosa sia accaduto e perché il Presidente Crocetta non ha ancora preso alcuna iniziativa sulle questioni del Vittorio; noi, però, sappiamo cosa serve realmente per questo Teatro” hanno dichiarato i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali, “riportare le condizioni di serenità tra i lavoratori e di corretta ed attenta amministrazione all’intero teatro. Non crediamo” hanno aggiunto “che qualche deputato regionale messinese, qualunque possa essere il suo ruolo nell’Assemblea Regionale, abbia potuto fornire adeguate garanzie al Presidente Crocetta, tanto da rappresentargli che con la presentazione della stagione artistica, le questione erano totalmente risolte”.
Altre iniziative saranno intraprese dai lavoratori nei prossimi giorni, a partire da una conferenza stampa che si terrà mercoledì 09 gennaio alle ore 10,00 presso i locali presidiati, per informare la cittadinanza sulla reale situazione in cui continua a versare il Teatro, al di la dei proclami lanciati dalla Dirigenza.
Le Organizzazioni Sindacali, i lavoratori in organico e precari del teatro, gli abbonati, le compagnie artistiche ed i fornitori, i cittadini e la società civile, auspicano un intervento del Presidente della Regione e dell’Assessore al ramo perché insieme, e ciascuno per la propria parte, pongano le basi per la risoluzione dei problemi.
Ci si augura altresì che con l’interesse della compagine politica che rappresenta Messina all’A.R.S. insieme al supporto del Commissario Croce, del Presidente della Provincia e del Prefetto di Messina, si creino i presupposti concreti per la risoluzione delle annose questioni, riportando al centro della cultura Messina e la sua Provincia, il Vittorio Emanuele e le sue competenze artistiche rappresentate da tutti i suoi dipendenti, precari ed in organico.”

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