Il suo obiettivo è quello di far diventare Messina una città da visitare e da vivere, una meta, e non più solo un luogo di passaggio: l’assessore al Turismo e alla Cultura, Enzo Caruso, ha più di un asso nella manica da sfoderare per rendere il 2021 il tempo del rilancio. Continua la serie di interviste di commiato al 2020 e di benvenuto all’anno nuovo con i membri della Giunta capitanata dal sindaco Cateno De Luca.
Messina città del turismo
Il coronavirus ha scombinato i piani di tutti, specialmente in alcuni settori, come quello del turismo. Nei due mesi prima che l’epidemia diventasse un’emergenza globale e arrivasse anche a Messina, però, su questo fronte si stava lavorando per organizzare la stagione turistica 2021: «In questa città – spiega in proposito l’assessore Enzo Caruso – sul piano del turismo è sempre mancata una regia, ed è quello che ho messo in campo quest’anno. Finalmente tutti gli operatori del settore sono stati coinvolti, finché è stato possibile, in una serie di incontri. Strutture ricettive, agenzie di viaggio, guide turistiche, soggetti istituzionali, come Camera di commercio o Università, si sono seduti a un tavolo per collaborare tra di loro. Eravamo partiti benissimo, pronti per prepararci alla stagione 2021 (in questo campo ci si organizza sempre un anno prima) con un’offerta coordinata tra i vari operatori che fosse in grado di tenere i turisti in città, facendo di Messina una meta e non solo una zona di passaggio».
«Su suggerimento del sindaco Cateno De Luca – prosegue –, inoltre, tutte le Partecipate e gli Assessorati si sono uniti per un obiettivo comune, quello di rilanciare il turismo in città. Ognuno ha messo quanto di propria competenza, dall’arredo urbano, alla riattivazione e manutenzione delle fontane. I servizi sociali so stanno occupando di rendere i percorsi fruibili alle persone con disabilità. Un lavoro analogo, spiega Caruso, è stato fatto per le festività natalizie del 2020: «Malgrado l’interruzione, questo Natale abbiamo cercato di rendere la città più bella, con l’arredo urbano, le facciate dei palazzi illuminate. Abbiamo cercato di mettere in campo ciò che avevamo organizzato già a febbraio».
Tra le iniziative prese nel corso dell’anno, simbolo tangibile del “nuovo corso” e del ruolo di primo piano che si vuole dare al turismo in città è lo spostamento dell’Ufficio (ed infopoint) ad esso dedicato da piazza Stazione a palazzo Weigert, esempio dell’architettura messinese riferita al celebre Coppedè: «È proprio da qui partono che partono tutti i percorsi individuati per i turisti che arrivano in città – spiega Caruso. Finalmente abbiamo realizzato una cartina di Messina, in italiano e in inglese, con su tracciati i tragitti da fare a piedi, e le indicazioni sui siti di maggiore interesse distribuiti su questi percorsi». Ad accompagnare e identificare i diversi percorsi disponibili, così come avviene in tante metropoli europee, una segnaletica a colori già commissionata, che a breve dovrebbe comparire in città. Attraverso la scansione, tramite smartphone, di un Qrcode, il visitatore verrà guidato alla scoperta del patrimonio storico-culturale di Messina.
Un’altra cartina, invece, si propone come strumento ancora più interattivo pensato per coinvolgere e intrattenere i turisti di tutte le età. In poche parole si tratta di una mappa per una vera e propria caccia al tesoro in giro per Messina «che invita il turista ad avventurarsi alla ricerca di indizi presso i monumenti».
Tra le iniziative che dovrebbero avere luogo a Messina tra giugno e settembre 2021 c’è anche un “meeting del turismo”. «Recentemente – spiega Caruso – ho coordinato un incontro con l’Autorità Portuale, la Camera di Commercio, l’Università, la Fondazione ITS Albatros e naturalmente il Comune di Messina per la realizzazione di un meeting del turismo tra giugno e settembre a Messina. Questo significherebbe invitare qui non solo gli operatori del settore ma anche influencer, blogger, youtuber a cui presentare, a nostre spese, in tre o quattro giorni tutto ciò che il territorio offre, dalle escursioni sui laghi, a quelle presso le fortificazoni, sui Monti Peloritani e nei siti di interesse storico-architettonico e ambientale che ci circondano».
Messina città degli eventi
Cultura e turismo, specialmente in un paese come l’Italia sono indissolubilmente legate. E infatti, tra le deleghe di competenza dell’assessore Enzo Caruso ci sono entrambe. Sul piano più strettamente culturale, spiega: «Sto lavorando per far diventare la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea del Palacultura “Antonello” un luogo per le grandi mostre. Le grandi mostre con grandi artisti, chiaramente a pagamento, consentiranno di avere una grande affluenza di pubblico».
L’idea, chiarisce, condivisa con l’assessore allo Spettacolo Francesco Gallo e con lo stesso sindaco Cateno De Luca, è quello di far diventare Messina una “città degli eventi”: «Cercheremo di mettere a sistema le tradizioni ben consolidate come le barette, la Vara, l’agosto messinese, e arricchire il tutto con eventi sportivi e musicali. Perché quello che chiedono tutti i tour operator quando devono organizzare le offerte per i loro clienti è un calendario, cosa che in città non è mai stata fatta. Più concerti ed eventi ci sono più la gente sceglie di venire a Messina e restarci qualche giorno. Già da questo Natale – conclude – abbiamo dimostrato che è possibile fare. Bisogna iniziare ad avere un po’ più di ottimismo».
Politiche Giovanili e fortificazioni
Tra i traguardi di quest’anno l’assessore Caruso inserisce anche la formazione di AgiMe, l’Agorà dei giovani messinesi, un gruppo nato per raccogliere i progetti, le idee e le necessità di ragazzi e ragazze della città dello Stretto dandogli poi uno sbocco concreto. Nel corso dei mesi, l’Associazione ha presentato diverse proposte, tra cui quella di uno Skatepark a Villa Dante.
E ancora, la creazione di una rete tra le associazioni che, in riva allo Stretto, gestiscono le fortificazioni: «Ho aperto un dialogo con il demanio – spiega l’Assessore – per fare in modo di acquisire in maniera stabile alcuni immobili fortificati, metterli a sistema insieme alle associazioni e promuovere da un punto di vista turistico, culturale e ambientale, l’intero sistema dei forti, in collaborazione con quelli calabresi. L’obiettivo è creare una rete unica tra quelle che sono le più belle terrazze dello Stretto di Messina».
Ma quest’anno, a causa del coronavirus, molti settori si sono dovuti fermare: «Tra le mie deleghe – aggiunge Caruso – quella al turismo è quella che è stata maggiormente danneggiata dal covid-19. Eravamo pronti ad accogliere 400mila turisti croceristi. Mi sarebbe piaciuto anche rendere la Vara ancora più internazionale, con l’ottenimento del patrimonio dell’Unesco e la promozione attraverso le televisioni. Penso di avere lavorato con una Ferrari, pronta per uscire in pista ma che per il momento è parcheggiata in garage».
(Foto reperita sulla Pagina Facebook dell’assessore Enzo Caruso)
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