Emilio Fragale in corsa alle primarie lancia il Manifesto

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urnaAmiche e amici,

sono tra coloro che ritengono oltremodo opportuno, in questo frangente, per il centro-sinistra, individuare una candidatura unitaria per la guida della città di Messina.

Dalle cronache dei media locali, giornalmente, si ipotizzano candidature (anche autorevoli) che – nel volgere di poche ore – si infrangono in una serie di veti incrociati.

Sono anche tra coloro che – senza mezzi termini – pensano che non si può accettare il rischio che un “grillino” sia eletto Sindaco.

Il voto al M5S politicamente – forse – ha (ha avuto) un senso.

Il voto al candidato a Sindaco del M5S alle c.d. “amministrative” è ragionevolmente privo di senso.

Riceve senso se si continua così.

Sono sterili non solo le contrapposizioni interne al centro-sinistra (sia pure allargato all’UDC secondo il “cartello regionale”) ma tutte le datate contrapposizioni.

Sensibilità, professionalità, competenze, intelligenze di estrazione popolare, liberale, riformista non si concentrano in una sola area politica e sono significativamente presenti nella nostra comunità anche e soprattutto tra coloro che, pur non militando in partiti, coltivano e testimoniano passione civica. La fioritura di associazioni, movimenti, laboratori, centri studi, in cui si incrociano esperienze diverse e trasversali, è segno di una incoraggiante volontà di dialogo e partecipazione.

Amiche e amici,

non mi sto proponendo come candidato di sintesi. Se anche mi fosse proposto, dopo questa nota, declinerei l’invito.

Tuttavia, se entro il termine iniziale per proporre le candidature delle primarie di “Obiettivo Messina”, non si trovasse la personalità su cui far convergere un diffuso sostegno, anticipo l’intenzione di cimentarmi in prima persona.

In questo caso, qualora non fossi premiato dalle primarie, salvo l’impegno accanto al candidato prescelto, non invocherei e/o accetterei alcun ruolo di governo.

Immaginando che chi si propone come “primo cittadino” è capace di servire la causa da ultimo, non inserirei in squadra, qualora – invece – risultassi vincente alcuno dei concorrenti.

La precisazione mi sembra utile. Le primarie non sono strumento per selezionare classe dirigente, per prenotare ruoli in giunta, per ricevere ritorno di immagine ripiegando sul consiglio comunale, per posizionare bandierine nei partiti o nelle Istituzioni.

Sciogliendo la riserva in ordine alla candidatura, sarà mia cura informarvi sulla modalità della sottoscrizione del modulo previsto dal regolamento delle primarie. Occorrono, infatti, 450 firme di elettori del comune di Messina, da autenticare.

Nei giorni del 25,26, 27 marzo, verrà sottoposta alla attenzione dei firmatari la condivisione dell’unito manifesto.

MANIFESTO PER LA CITTÀ DI MESSINA

I sottoscritti, in vista delle prossime elezioni amministrative, auspicano per il governo della città di Messina una risoluta, sapiente, fattiva, equilibrata, significativa “esperienza civica”.

Si ritiene, infatti, salutare – almeno per la parentesi di una legislatura – una gestione del Comune non solo svincolata da bieche logiche partitiche ma anche capace di sottrarsi alla tentazione di connotare o polarizzare ideologicamente il mandato.

Nella direzione di un patto infraculturale e infragenerazionale, i sottoscritti si sentono impegnati a sostenere una candidatura a Sindaco che sia con-vincente, che persegua il bene comune, che non insegua miraggi di carrierismo politico, che guidi una squadra coesa e di manifesta competenza, che risvegli coscienze e intelligenze, che recuperi l’affezione dei cittadini alla vita pubblica.
Nella iniziativa saranno coinvolte donne e uomini che sperano nel risorgimento culturale, sociale ed economico della nostra città.

Concepire Messina – nel centro e nei villaggi – bella, pulita, verde, vivibile, solidale, prospera, sicura … e’ possibile.

Il Sindaco e la sua squadra dovranno saper garantire un autorevole rapporto con i governi della Sicilia e del Paese in base ad una corretta e proficua interlocuzione fondata su progettualità coerente, esaustiva, tempestiva, lungimirante, concreta.

Già in campagna elettorale, il candidato Sindaco dovrà esplicitare quali misure adottare, quali opzioni esercitare, quali procedimenti istruire, quali leve azionare:

1) per il risanamento economico-finanziario del Comune (contenendo le spese correnti e intercettando risorse per gli investimenti);

2) per il riordino dell’impianto burocratico dell’Ente e la riorganizzazione delle funzioni e degli uffici;

3) per la ottimizzazione del livello di quantità e qualità dei servizi offerti;

4) per l’assetto giuridico e la pianificazione industriale delle c.d. “partecipate”;

5) per la rigenerazione urbana e la salvaguardia dell’ambiente;

6) per la rinascita in unità di intenti per l’occupazione, per l’intrapresa, per lo sviluppo;

7) per la garanzia di solidarietà sociale da prestare dinnanzi al bisogno, al disagio, alla povertà;

8) per la assicurazione di strumenti di “partecipazione” alle scelte;

9) per la previsione di “tempi della città” sostenibili in materia di viabilità, mobilità, vivibilità;

10) per il recupero e la valorizzazione di ogni bene e di traccia del percorso strategico di coniugazione tra natura, cultura, crescita.

 

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