Ignazio La Russa

Elezioni regionali Sicilia 2022, La Russa: «Noi restiamo su Musumeci»

Pubblicato il alle

3' min di lettura

Le elezioni regionali in Sicilia sono sempre più vicine, ma il campo dei candidati è ancora tutto tranne che definito. Se nel centrosinistra allargato al Movimento 5 Stelle pare si sia trovato l’accordo definitivo sul nome di Caterina Chinnici, nel centrodestra regna l’incertezza. È Nello Musumeci, presidente dimissionario, a dividere i partiti che 5 anni fa ne sostennero la candidatura. Ignazio La Russa, di Fratelli d’Italia, tuttavia, vorrebbe puntare fino alla fine su di lui.

«Noi – ha detto l’ex ministro della Difesa in un’intervista a Italpress – il nome del candidato ce lo abbiamo già e si chiama Nello Musumeci, dobbiamo verificare nella prima riunione con gli alleati se ci sono nomi degli altri partiti da mettere a confronto. Se c’è un altro nome che va bene a tutti e quindi anche a noi, e che consente di avere ampie certezze di vittoria, in quel caso Musumeci ha detto che farà un passo laterale. Se non c’e un nome che piace anche a noi e che dà ampie garanzie, noi restiamo su Nello Musumeci, non ci sono altri nomi».

Proprio oggi, lunedì 8 agosto, è previsto un altro vertice di coalizione – si spera decisivo – a Palermo. «Il nome – prosegue La Russa – che fa FdI, e dunque lo attribuiamo a Giorgia Meloni, è solo l’uscente in quanto uscente. Dove c’è la possibilità di proporre il governatore uscente noi non proponiamo altri nomi. Aspettiamo che gli altri facciano i loro nomi, che abbiano o non abbiano il nostro ok. Se arrivano al vertice e dicono che Musumeci va bene lunedì si chiude, se dicono altri nomi vediamo quali sono, non posso anticipare le reazioni».

Da alcune settimane è in ballo anche la candidatura alle elezioni regionali della parlamentare forzista eletta in Sicilia, Stefania Prestigiacomo, soluzione impercorribile secondo il dirigente di FdI. «La candidatura di Stefania Prestigiscomo? Va chiesto – commenta La Russa – alla Lega se la vicenda Sea Watch può essere dimenticata, è un po’ difficile. È un profilo da scartare. Il motivo non va attribuito a me, ma la distanza sui temi come l’immigrazione, manifestata con il viaggio sulla Sea Watch, credo sia per la Lega, ancor prima che per noi, insuperabile».

Il centrodestra è in ritardo? «Non siamo in ritardo – conclude ai microfoni di Italpress – perché Musumeci si è dimesso ieri, il candidato c’è e si chiama Musumeci. Siamo in ritardo se il suo profilo è in discussione, siamo in anticipo di cinque anni in caso contrario. Se il candidato non è Musumeci non siamo in anticipo, ma in verità neanche in ritardo perché Musumeci si è dimesso proprio ieri. Noi valutiamo solo l’uscente, altri nomi ce li facciano ma devono avere il nostro placet, se no restiamo su Musumeci anche a oltranza. Se invece ci fanno nomi che ci convincono e Nello Musumeci conferma il passo di lato ne prenderemo atto. Lo faremmo con dispiacere, perché siamo convinti che con Nello Musumeci la vittoria sia sicura al 100%, non capiamo perché ci sia questa discussione, ma visto che c’è non vogliamo raddrizzare le gambe ai cani. Un paragone che ha il suo significato».

(400)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.