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Cantieri di Servizio. Cucinotta: «L’Amministrazione chiarisca i criteri di partecipazione»

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comuneÈ stata grande la partecipazione dei messinesi ai “Cantieri di servizio”. In tanti si sono presentati per proporsi e poter trovare un impiego, anche se solo per tre mesi. A seguito della proposta dei 26 progetti da parte del Comune inoltrati alla Regione nei termini della scadenza del 22 Settembre, il Consigliere Comunale del Pd, Nicola Cucinotta, esprime soddisfazione.

Il consigliere precisa però la necessità di fare chiarezza, a questo punto, «sul modus operandi che porterà alla fase operativa per la  realizzazione dei cantieri servizio. Visto cheèbastata la notizia dell’approvazione delle sole schede progettuali — evidenzia —, per solleticare l’entusiasmo di tanti messinesi che cercano disperatamente un’occasione di lavoro, per assistere ad un via vai di “speranzosi”, che da qualche giorno vanno errando tra Palazzo Zanca e l’ex Ufficio di collocamento di Via La Farina  brancolando nel buio, senza ricevere alcuna notizia su come, quando e dove presentare le domande di “candidatura” per uno degli800 posti disponibili».

«Per evitare ai cittadini inutili viaggi della speranza, è opportuno che l’Amministrazione Accorinti attraverso l’Ufficio stampa, comunichi tempi, modi e criteri prontamente e nel modo più chiaro possibile, nell’attesa che la Regione esamini la documentazione presentata, e nelle more che gli uffici preposti  redigano l’apposito bando pubblico finalizzato alla presentazione delle domande e alla selezione di tutti i soggetti che vorranno essere impegnati nei cantieri di servizio, in possesso dei requisiti richiesti, quali l’età, il reddito non superiore all’importo equivalente all’assegno sociale, l’eventuale esistenza di handicap e per gli immigrati, la residenza di almeno 6 mesi nel comune di Messina. I cantieri di servizio — conclude — non offrono certamente una opportunità di lavoro stabile, ma sono comunque una occasione per tanti disperati e senza una occupazione di respirare aria di “normalità”, anche se solo per tre mesi, ma và fatta chiarezza».

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