Il 2020 è stato un anno intenso per Messina (e per il mondo intero). Lo sa bene l’assessore Massimo Minutoli, con delega alla Protezione Civile, oltre che all’Arredo Urbano, che nel corso di questi mesi segnati dal coronavirus ha avuto un ruolo di primo piano nella gestione dell’emergenza in città. In concomitanza con l’arrivo del nuovo anno, gli abbiamo chiesto di fare un bilancio dei 12 mesi appena trascorsi e di raccontarci cosa c’è nel cassetto per la Messina del 2021.
Protezione civile, arredo urbano e tutela degli animali
Al di là del lavoro svolto per la gestione dell’emergenza a Messina, tra i risultati raggiunti quest’anno, a dare una soddisfazione particolare all’assessore Minutoli è «l’ottenimento, attraverso un bando dell’Anci (Associazione nazionale comuni italiani, ndr), di un finanziamento che ha portato a Messina i primi mezzi che andranno a comporre la colonna mobile del nascituro gruppo comunale di protezione civile. In Consiglio Comunale – precisa – abbiamo già approvato il Regolamento, quindi il gruppo vedrà la luce già nei primi mesi del 2021. Contemporaneamente, è di prossima pubblicazione il bando finalizzato alla realizzazione del Centro Polifunzionale di Protezione Civile, che sorgerà al posto dell’ex Centro Polifunzionale dei Servizi Sociali, progettato negli anni ’90 presso lo svincolo di San Filippo e mai messo in funzione».
Sul fronte, invece, degli obiettivi che non sono andati in porto e che sono stati rinviati al 2021, invece, «un cruccio che mi è rimasto – dichiara Massimo Minutoli –, su un progetto non sono riuscito a portare a termine, è quello riguardante la realizzazione del rifugio per animali. Mi assumo comunque l’impegno di procedere nei primi mesi del prossimo anno. È stato un tema abbastanza discusso nel 2020, una vicenda complessa fatta anche di incomprensioni con la dirigenza dei servizi ambientali incaricata di coordinare le attività di predisposizione dei bandi».
«Siamo comunque andati avanti – precisa –, abbiamo nominato un nuovo responsabile unico del procedimento e abbiamo individuato dei terreni da utilizzare. Stiamo lavorando in maniera attenta per realizzare un rifugio sanitario che possa poi sfociare in un canile per la città di Messina. È partita, inoltre, una grande azione di censimento delle colonie feline sul territorio cittadino». Non sono mancati, poi, i diversi interventi di manutenzione ordinaria riguardanti strade e marciapiedi.
Sul fronte, invece, dell’arredo urbano, aggiunge l’assessore Massimo Minutoli: «Abbiamo completato la prima fase del piano triennale di interventi sulle alberature cittadine, quindi siamo andati avanti con le potature. Abbiamo proseguito con il posizionamento di elementi di arredo urbano e giochi per bambini nelle piazze, soprattutto nelle zone periferiche e nei villaggi».
Il primo taglio del nastro del 2021?
Il primo taglio del nastro del 2021? «In realtà – spiega l’assessore – c’è tanta carne al fuoco. Il Comune di Messina, tra le altre cose, ha partecipato a un bando del Ministero dell’Interno. Abbiamo ottenuto circa 350mila euro per progettare un intervento sul vallone Canne e valle Diana, nella zona sud, uno sul Boccetta, allo Scoppo, e uno riguardante il secondo stralcio funzionale per la strada al torrente Bordonaro per un importo di 3 milioni e 581 mila euro».
«Mi auguro – precisa Minutoli – che il primo “nastro tagliato” possa essere, per esempio, quello legato alla realizzazione del parco inclusivo di Villa Dante. Nel caso non dovessimo riuscire a reperire fondi regionali, ho preso l’impegno di intervenire a livello di bilancio. Poi stiamo lavorando al posizionamento di palestre all’aperto, stiamo già montando le attrezzature a Villa Dante e a Villa Sabin. Stiamo partecipando anche ad altri bandi che sono stati pubblicati e che guardano alla realizzazione di aree attrezzate per lo sport negli spazi a verde».
Democrazia partecipata
Nel 2020, precisa l’assessore Massimo Minutoli, si è lavorato anche sulla democrazia partecipata. «L’avviso che quest’Amministrazione ha posto in essere per il 2019 – spiega –, è già stato affidato ed è in gara. Quello del 2020 è già andato in gara. Siamo dovuti correre ai ripari su quanto avevamo ereditato dalla precedente Amministrazione. C’erano progettazioni lasciate a metà che non consentivano la realizzazione del progetto originario con le somme disponibili. Siamo dovuti intervenire su questo attraverso delle varianti e individuando risorse per completare le opere precedentemente progettate e dare un seguito alla nostra azione amministrativa».
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