Unime: inaugurato il nuovo anno accademico

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Si è svolta stamane, in una gremitissima Aula Magna, la Cerimonia di Inaugurazione dell’A.A. 2014/2015 dell’Università degli Studi di Messina, alla quale hanno partecipato, oltre ai numerosi ospiti,  molti docenti, impiegati e studenti dell’Ateneo.

La cerimonia è stata aperta dal messaggio di benvenuto del Rettore, Prof. Pietro Navarra: “Desidero esprimere i miei più sentiti ringraziamenti al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin per avere cortesemente accolto il nostro invito. La sua presenza oggi in Aula Magna rappresenta per noi un segno tangibile della sua vigile attenzione verso l’importanza strategica che formazione e ricerca rivestono nel garantire al Paese una sanità sempre più rispondente ai bisogni di assistenza e di cura dei cittadini. L’anno in corso – ha proseguito Navarra – ha rappresentato un periodo di rifondazione dei rapporti tra sanità e università. Dopo una lunga gestazione avviata nell’autunno del 2013, nei primi mesi del 2015, sono stati firmati e poi pubblicati i Protocolli d’Intesa tra l’Assessorato alla Sanità e le Università di Messina, Palermo e Catania. Si tratta di un testo nel quale si riconosce una nuova filosofia dei rapporti tra Università e Regione. L’Università di Messina e l’Amministrazione Regionale hanno assunto il reciproco impegno per una collaborazione leale e paritaria finalizzata a realizzare un sistema integrato di alta formazione, di sviluppo della ricerca biomedica e clinica e delle connesse attività assistenziali, pur nel quadro della compatibilità delle risorse disponibili. Risorse alle quali l’Università di Messina, è bene ribadirlo ancora una volta, concorre non solo con il proprio patrimonio di tecnologia e infrastrutture, ma anche con la copertura di gran parte della spesa per il personale medico, tecnico-amministrativo e socio-sanitario”. Il Rettore ha poi rivolto al Ministro Lorenzin un appello a farsi parte diligente perché il Ministero dell’Università e della Ricerca e la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane possano essere invitati alle riunioni della Conferenza Stato-Regioni ogni qual volta gli argomenti discussi riguardino la sanità universitaria.

In conclusione, Navarra dopo aver ripercorso un anno di Ateneo peloritano, ha tenuto a ringraziare sentitamente l’On. Davide Faraone (Sottosegretario di Stato del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) per la determinazione con la quale ha affrontato, coinvolgendo l’intero Ministero dell’Università e della Ricerca, la paradossale vicenda dei Corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia e in Scienze Infermieristiche svolti in lingua rumena e organizzati presso l’Ospedale Umberto I di Enna da una fantomatica Fondazione in collaborazione con l’Università Dunarea de Jos di Galati. Faraone, che avrebbe dovuto presenziare alla cerimonia, all’ultimo momento è stato trattenuto da sopraggiunti impegni istituzionali.

Dopo aver ringraziato il personale tecnico-amministrativo, il Prof. Francesco De Domenico, Direttore Generale dell’Ateneo, si è soffermato sui punti chiave oggetto dell’ innovativa e qualitativa azione intrapresa dall’Amministrazione: carta dei servizi, contabilità economico-patrimoniale e riorganizzazione amministrativa, innovazione digitale e dematerializzazione, servizi linguistici, servizi bibliotecari, servizi informatici, appalti, contratti e servizi tecnici, servizi didattici, internazionalizzazione e ricerca, gestione risorse umane, trasferimento tecnologico, e rapporti con il territorio.

Il prof. De Domenico ha poi voluto citare Henry Ford, affermando che ” qualità significa fare le cose bene quando nessuno ti sta guardando”, sottolinenando l’accezione del termine “Qualità” che non si limita alla sua dimensione tecnica, ma umana e comportamentale, come cambiamento della coscienza e dell’agire che diventa il vero carburante per il comportamento organizzativo solo se poggia su  “mentalità e culture professionali” radicate e se è ancorata a valori forti dell’Amministrazione.

Subito dopo il sig. Mario Recupero, in rappresentanza del personale tecnico-amministrativo, ha dedicato il proprio intervento al nuovo assetto organizzativo dell’Ateneo come elemento portante del cambiamento ed il sig. Domenico Branca, in rappresentanza degli studenti, ha espresso la metafora della bilancia per descrivere la visione di un’Università caratterizzata dai principi di diritto e dovere.

La Prolusione ai corsi è stata tenuta dal prof. Giovanni Raimondo, ordinario del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, che ha analizzato le nuove frontiere in medicina dei virus.

Ha concluso la cerimonia l’intervento del Ministro Lorenzin: “Sono felice di trovarmi in questo Ateneo, uno dei più antichi d’Italia e che si affaccia sul mediterraneo con una storia importante. Questa è una università che ha insegnato l’accoglienza, che ha prodotto quella cultura dell’accoglienza che oggi viene praticata e che fa del popolo siciliano un popolo al quale deve andare la gratitudine di tutto il mondo. Oggi la ricerca abbatte tutti i confini – ha proseguito la Lorenzin – questo territorio, grazie a questa università, può vivere una nuova stagione entusiasmante, a patto che sappia formare le persone e che il territorio sappia cogliere le opportunità. E quando parliamo di formazione parliamo di preparare una generazione al mondo dopo la crisi, che dovrà essere alla portata di chi vuole scommettere sul futuro. Chi lo fa deve avere il valore dell’etica e la gioia della curiosità”.
Il Ministro ha concluso complimentandosi per i risultati raggiunti dall’Ateneo messinese e spronando ad un impegno che aiuti il mondo della scienza affinché affermi il principio del metodo scientifico dei divulgatori.

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