Fanno riferimento al bando pubblicato lo scorso 7 agosto, che riguarda la mobilità compartimentale e intercompartimentale per la copertura di 34 posti vacanti all’Università di Messina, i due sindacalisti di Fp Cgil, Clara Crocè e Francesco Fucile.
Scrivono quindi al Rettore, Pietro Navarra, per chiedere la revoca di quei bandi che, a loro avviso, non tengono in considerazione della normativa vigente delle ex Province.
“Nei bandi non si fa alcun riferimento alla vigente disciplina in materia di personale per gli enti di area vasta, ex Province – dichiarano il segretario generale Crocè e il segretario provinciale Fucile -, pertanto Fp Cgil chiede l’immediata revoca dei bandi e l’attivazione di un tavolo di confronto sulla tematica”.
“Il caso, che sta interessando tutte le Province italiane, oggi enti di area vasta o Città Metropolitane, ha determinato – spiegano – una corposa produzione legislativa a riguardo ed in particolare l’art.1, commi 424 e 425, L.190/2014 e la successiva Circolare 1/2015 del Dipartimento Funzione Pubblica disciplinano la materia, riservando particolare attenzione alla tematica del personale delle ex Province che rischia il processo di mobilità”.
“La questione assume una notevole rilevanza sociale e per tale motivazione chiediamo all’Università degli Studi di voler revocare i bandi di mobilità per le eventuali modifiche e/o integrazioni di cui alla vigente normativa di settore – continuano Crocè e Fucile – tenuto conto che trattasi di procedimenti di mobilità rivolti al personale del Comparto Università o extra Comparto e non connesso a processi di stabilizzazione o di riqualificazione del personale dipendente dall’Università”.
“Il Sindacato, infine, si rivolge al Commissario Straordinario -concludono- al quale chiede di attivarsi per chiedere un confronto tempestivo con l’Università degli Studi di Messina”.
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