Arrivano, dopo tanta attesa, le condizioni per la stabilizzazione dei precari comunali, ma UilFpl non ci sta.
«Dopo i rilievi mossi dal Ministero dell’Interno – afferma il sindacato − al piano di stabilizzazione adottato dal Comune di Messina, l’amministrazione dopo quasi cinque mesi ha presentato un nuovo piano di stabilizzazione del personale precario per il triennio 2015-2017, prevedendone l’assunzione a tempo indeterminato ad 11 ore settimanali».
«Certamente – spiega UilFpl −, dopo oltre un ventennio di servizio prestato a 18 e 24 ore settimanali è, a dir poco, offensivo ed umiliante proporre a questi lavoratori ed alle loro famiglie il dimezzamento, di fatto, del loro stipendio solo per vedere scritto sul loro contratto di lavoro le paroline magiche “tempo indeterminato”».
«Si propone a tutto il personale precario – continua −, a causa dei vincoli imposti dalla vigente normativa, una scelta obbligata: il lavoro per “sempre” ma con la metà dello stipendio o il rischio di essere licenziati».
«Chissà cosa sceglierebbe chi (Politico / Legislatore) – sottolinea − ha posto le condizioni per far si che si arrivasse a questa proposta indecente? Loro non hanno la necessità di scegliere. Loro al momento hanno altri tipi di problemi: devono occuparsi di difendere i loro diritti-privilegi acquisiti».
Nel recente passato si erano presentate le opportunità legislative che consentivano la stabilizzazione. La UIL FPL «ha sempre incalzato le Amministrazioni che si sono susseguite in questi ultimi anni a concretizzare il sogno ventennale dei lavoratori precari ma, purtroppo, senza buon esito. I nostri cari amministratori hanno sempre preferito tergiversare e rimandare l’argomento. Tanto alla fine arrivava puntualmente la proroga legislativa che placava le proteste e metteva tutti d’accordo».
«Purtroppo – dichiara UilFpl −, dopo i tanti annunci trionfalistici di politici ed amministratori, e non solo, sulla stabilizzazione di tutti i precari storici alla pari di tutti gli altri lavoratori della pubblica amministrazione, la scrivente Organizzazione sindacale non può che prendere atto che la realtà assunzionale che si prospetta, oggi, ai precari è ben diversa: solo 11 ore settimanali…prendere o lasciare. Questo è. questo impone la normativa nazionale e regionale».
«Ciò nondimeno – prosegue −, diamo a Cesare quel che è di Cesare: La proposta di deliberazione presentata lascia tuttavia intendere la possibilità che i lavoratori dopo l’assunzione a tempo indeterminato, a 11 ore settimanali, potranno ottenere successivamente l’aumento delle ore settimanali».
Su quest’ultimo punto la UIL fpl chiede «chiarimenti e approfondimenti e, in particolare, pretende che l’amministrazione si impegni concretamente a tal fine, inserendo sin’ora nella delibera di approvazione del piano in questione le previsioni normative ed economiche ed i relativi tempi per il successivo aumento dell’orario contrattuale, ed assicurare così ai lavoratori la serenità di una scelta importante sul loro futuro economico-stipendiale.
LA UIL rimane comunque in attesa delle modifiche che l’amministrazione vorrà adottare anche in merito alle novità legislative che sono state annunciate in anteprima dal Direttore Generale che, a suo dire, consentirebbe da subito l’aumento delle ore da contrattualizzare in questa prima fase, potendo contare su una maggiore utilizzazione di risorse assunzionali degli anni 2011 e 2012 per una somma di €. 2.150.000 circa.
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