Con una nota stampa, le Acli di Messina sostengono che l’acceso dibattito attualmente in corso, in merito alla misura del tributo Tari che grava sui cittadini a fronte della modesta qualità del servizio reso, vada assolutamente ridefinito, in quanto confonde il piano burocratico con quello sociale e politico.
“La risposta burocratica data dal sindaco Accorinti – spiega l’associazione cristiana dei lavoratori – non é accettabile in quanto, in tali termini, é stata opportunamente formulata dal dirigente del settore. La risposta da parte dell’Amministrazione doveva essere ben diversa. Considerata infatti la modesta qualità del servizio, il preoccupante ritardo dell’Amministrazione nell’impostare e risolvere, a oltre due anni dalle elezioni, la questione, e superare le criticità, posto l’evidente disagio sociale ma anche la voglia democraticamente espressa dai cittadini di interloquire con le Istituzioni, il Sindaco avrebbe dovuto immaginare una soluzione politica e non burocratica”.
“Il vero é – precisa la nota – che questa Amministrazione sconta sempre di più il suo peccato originale, consistente nell’aver ricercato ed ottenuto il consenso proprio tra i vari populismi, sostanzialmente di destra, dimostrando l’incapacità di ricercare invece una piattaforma comune con quelle forze politiche certamente più affini”-
In questo quadro il Presidente Provinciale delle ACLI di Messina, Antonio Gallo, intende partecipare alla manifestazione di base sulla TARI promossa per domani, “rimarcando ovviamente la propria distanza da ogni forma di demagogia e la distinzione assoluta da quei movimenti, associazioni o comitati che oggi contestano, ma che al ballottaggio del 2013 hanno apertamente sostenuto il sindaco Accorinti, rendendosi quindi corresponsabili politicamente anche degli attuali disagi”.
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