Il Nautico Caio Duilio non vuol lasciare via La Farina e andare all’istituto Majorana-Marconi sul viale Giostra. Trecentocinquanta famiglie dei 1100 studenti circa, il 50% di questi arriva ogni mattina dalla Calabria o dalla provincia, non vogliono vedere i propri figli abbandonare i locali in centro.
E’ “scontro” al tribunale amministrativo tra l’istituto e la Provincia oggi retta dal commissario ad acta Giuseppe Petralia. Nel luglio scorso l’ex commissario straordinario, Filippo Romano, per le condizioni strutturali del plesso e per la carenza di aule aveva deliberato per il 2015 (non si sa se in questa stagione scolastica o nella prossima) il trasferimento del Nautico al Marconi e di quest’ultimo (180 gli alunni circa) nei locali di via La Farina.
La dirigente del Caio Duilio, Maria Schirò, dice no: “E’ una scelta che non soddisfa la scuola, che non soddisfa i genitori che hanno preparato il ricorso al Tar, come istituto abbiamo condiviso di rivolgerci al Tar, se le condizioni strutturali del Nautico non vanno bene per noi perché dovrebbero andare bene per il Marconi, chiediamo soluzioni alternative ma non quella di finire sul viale Giostra dove devono essere affrontate grosse spese per gli arredi e per il trasferimento”.
La Schirò spera che la Provincia cambi idea e che l’ente pubblico possa chiedere al ministero della Difesa locali da adibire a scuola.
Il commissario ad acta della Provincia Giuseppe Petralia, che si è insediato a inizio mese al posto di Romano, ha firmato l’atto di nomina dell’avvocato Fabio Sfravara di opporsi al Tar contro il Caio Duilio e dichiara: “Ho preso conoscenza del provvedimento dell’ex commissario che per ragioni strutturali ha deciso il trasferimento del Nautico, scuola che non conosco come l’istituto Marconi, non conosco i locali, leggendo gli atti ho ritenuto corretta la nomina dell’avvocato per la difesa in giudizio, ritengo che l’ex commissario per la firma al trasferimento abbia valutato ogni cosa”.
Interpellato sulla vicenda l’ex commissario straordinario della Provincia Romano afferma: “Avevo ricevuto una relazione che segnalava condizioni strutturali del plesso del Nautico non soddisfacenti, da qui la delibera per il trasferimento, io, comunque, visto il ricorso al Tar, non avrei presentato difesa in giudizio al Tar, avrei lasciato che fosse un giudice a decidere”. @Acaffo
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