Studenti protagonisti nel proporre azioni concrete per un futuro più sostenibile. Con queste confortanti considerazioni si è conclusa la seconda edizione del progetto integrato di educazione ambientale “Riduzione Riuso Riciclo Recupero”. La cerimonia di premiazione si è svolta al Palazzo della Cultura, dove è stata allestita una mostra in cui sono stati esposti i manufatti realizzati dagli studenti con i più svariati materiali di riciclo.
L’iniziativa, che ha coinvolto ben 58 istituti di ogni ordine e grado della Città dello Stretto e della sua provincia è stata promossa e sostenuta dalla Provincia Regionale di Messina-Dipartimento Ambiente e Politiche Energetiche, Laboratorio Territoriale Nodo In.f.e.a. (Informazione, Formazione, Educazione Ambientale), Ufficio Scolastico Territoriale n. XIV, Comune di Messina (Assessorato Ambiente e nuovi stili di vita e Assessorato Pubblica istruzione), MessinAmbiente S.p.A., Eco Recuperi S.r.l. e Tirrenoambiente S.p.A.
«La crescita di una comunità – ha introdotto Filippo Romano, commissario della Provincia di Messina – deve rispettare le possibilità di sviluppo delle generazioni future. Le tre componenti dello sviluppo sostenibile (economica, sociale e ambientale) devono essere gestite in maniera equilibrata. Gli Enti pubblici, infatti, hanno una precisa responsabilità: educare e formare le nuove generazioni su tematiche ambientali per garantire la tutela e il rispetto del nostro patrimonio naturale».
«Il nostro compito – ha continuato Gabriele Schifilliti, dirigente dell’Ottava Sezione Ambiente della Provincia di Messina – è quello di promuovere comportamenti in sintonia con il bene comune. Costruire tra i banchi di scuola un modello di gestione delle buone pratiche a partire dai piccoli gesti quotidiani può sicuramente contribuire a sensibilizzare le coscienze degli studenti verso stili di vista ecosostenibili, affinché essi stessi diventino esempi di comportamenti virtuosi, per un’educazione ambientale che possa essere trasferita anche agli adulti».
«Ed è proprio con quest’obiettivo che – ha sottolineato Emilio Grasso, dirigente dell’Ufficio Scolastico XIV di Messina – abbiamo voluto fortemente coinvolgere tutte le istituzioni scolastiche, statali e paritarie della provincia di Messina, supportando l’attività progettuale tesa a sensibilizzare l’attuale generazione e, attraverso quest’ultima, anche quelle future, a una corretta gestione dei rifiuti e alla possibilità di un loro riuso, riciclo e recupero».
Gli studenti infatti tra le varie attività del progetto integrato sono stati anche chiamati ad assimilare il concetto di “differenziazione” e a metterlo in pratica. Quest’anno nelle scuole sono stati raccolti 7.019,12 Kg di materiale differenziato (carta, plastica, alluminio, Raee).
I dati confermano come gli studenti abbiano compreso che i rifiuti non sono più solo uno scarto ma anche una risorsa, in grado di fornire valore aggiunto alla nostra economia. «Quello di “rifiuto”, insomma, è un concetto che dobbiamo ormai interpretare in modo assolutamente diverso dal passato, magari sostituendolo con quello di “materia di scarto” da avviare a riciclo».
«A tutti i ragazzi che hanno partecipato al progetto – ha ribadito Alessio Ciacci, commissario di MessinAmbiente – gli auguri e la responsabilità di coltivare l’attenzione per l’ecosistema e la natura con lo stesso amore e attenzione che hanno per la casa e la famiglia in cui vivono».
«Siamo convinti che attraverso pratiche e stili di vita adeguati – ha continuato Patrizia Panarello, assessore comunale alla pubblica istruzione – le giovani generazioni, già protagoniste assolute delle trasformazioni in atto, possano contribuire a portare la nostra città dagli ultimi posti nella classifica nazionale, a una posizione di vivibilità più consona alla sua storia e alla sua vocazione».
«La scommessa sulla quale si è deciso di puntare è quella di far diventare Messina una realtà urbana virtuosa – ha puntuliazzato Daniele Ialacqua, assessore all’Ambiente e Nuovi Stili di Vita del Comune di Messina – e per vincere questa scommessa è necessario incrementare le percentuali di raccolta differenziata e sviluppare l’impiantistica. Ma è anche fondamentale mettere in atto pratiche ecosostenibili, intervenendo con attenzione sul processo di formazione dei rifiuti. La scuola ha una grande responsabilità, perché è soprattutto in quella sede che si acquisisce la consapevolezza del proprio ruolo di cittadini responsabili ed è sempre per il suo tramite che possono essere riconvertiti i comportamenti individuali e collettivi in direzione del massimo rispetto per la natura».
«Ed è proprio per sviluppare una nuova coscienza ecologica che quest’anno – ha ultimato Titti di Cristina, responsabile del progetto per Tirrenoambiente – abbiamo scelto un nuovo strumento didattico più vicino alle nuove generazioni, con lo scopo di coniugare gli aspetti ludici del gioco con l’apprendimento indirizzato alle tematiche ambientali».
A conclusione della manifestazione gli alunni della scuola dell’infanzia plesso “G. Mauro” I. C. Villa Lina Ritiro, coordinati dalle insegnanti Rosalba Corallo, Claudia Romeo, Tanina Scaffidi, Caterina Irrera, si sono esibiti nello spettacolo musicale “Chicchirichì !… Se ricicliamo sarà un buon dì”. È stato un modo gioioso di chiudere una manifestazione dal profondo significato civico. Un messaggio che gli operatori del settore e gli studenti lanciano a tutta la società: in un pianeta dove le risorse limitate devono coesistere con la fragilità dei diversi ecosistemi, imparare a “consumare” e, soprattutto, a “smaltire” con la finalità di riutilizzare, è la chiave per salvaguardare la qualità della vita delle giovani generazioni e per consegnare ai nostri eredi un mondo a misura d’uomo.
(136)