Il Verona Trento di Messina è stato scelto per ospitare una delle 6 semifinali della competizione Nao Challenge in Italia, che si terrà domani, 3 marzo. Si tratta di una sfida tra scuole superiori che consiste nella programmazione di un robot secondo parametri diversi di anno in anno.
Il Verona Trento partecipa a questa competizione, sbarcata in Italia nel 2015, da due anni.
L’anno scorso la squadra Eta Beta è riuscita ad arrivare alla finale nazionale, nonostante le difficoltà derivanti dall’impossibilità di testare il programma realizzato direttamente sul robot, che non era ancora stato acquistato dalla scuola.
In cosa consiste la Nao Challenge
Questa originale competizione fra scuole superiori è incentrata sulla programmazione del robot Nao. Questo piccolo gioiello della tecnologia nasce nel 2006 in Francia ed è pensato come robot da compagnia.
La sfida degli studenti è quella di programmare il Nao in modo che possa fare determinate azioni: quest’anno dovrà assistere gli anziani nella loro vita quotidiana.
Sono quattro le prove da superare per passare alla fase successiva:
- la costruzione di un oggetto che sia da corredo al robot per il compito che deve portare al termine. L’oggetto deve essere dotato di 1 sensore e 1 motore. Questa fase testa la capacità programmativa dei ragazzi.
- la presentazione della squadra (composta da massimo 10 membri), durante la quale i ragazzi dovranno dimostrare le loro capacità di coordinazione e divisione dei compiti.
- il Nao Show, che è uno spettacolo che vedrà i ragazzi intrattenere il pubblico manovrando il robot.
- la promozione Social, durante la quale sarà valutata la capacità che avranno i ragazzi di inserire informazioni sulle più importanti piattaforme, riguardanti il loro progetto.
Le regole del gioco
Messina è stata scelta come sede di una delle 6 semifinali che si terranno in tutto il territorio nazionale, l’unica nel Sud Italia dopo Pozzuoli.
Nella competizione le squadre vengono divise in due gruppi:
- quelle che hanno avuto la possibilità di testare il Nao durante la programmazione, in quanto la scuola lo ha acquistato (avranno la possibilità di vincere l’accesso alla finale europea);
- quelle che non lo hanno potuto sperimentare durante il percorso di programmazione (avranno la possibilità di vincere anche il robot).
«L’anno scorso la nostra scuola non ha avuto la possibilità di acquistare il robot – spiega la professoressa Eliana Bottari, coordinatrice del progetto – e siamo stati svantaggiati da questa mancanza. I ragazzi hanno dovuto modificare dei dati di programmazione poco prima della finale, per questo la nostra preside, Simonetta Di Prima, ha deciso di dare una possibilità in più, vista anche la partecipazione e l’interesse che hanno dimostrato i ragazzi, acquistando il Nao».
La finale nazionale si terrà a Bologna il 5 maggio.
Il Verona Trento parteciperà con ben 2 squadre. La Nao Challenge non sarà solo un’opportunità di distinguersi come scuola e come città, ma anche un’occasione di crescita per i partecipanti: i ragazzi infatti hanno la possibilità di lavorare su un progetto scolastico interessante e appassionante, destinato ad acquisire competenze nell’ambito del coding e della robotica e sviluppare capacità di problem solving.
(259)