Il Liceo Maurolico esprime la sua preoccupazione per la proposta di accorpamento con il vicino La Farina e, in una lettera aperta indirizzata all’Amministrazione comunale, chiede di ottenere chiarimenti sul proprio futuro.
Alla base della proposta l’esigenza, da parte del Liceo, di raggiungere la quota minima di studenti prevista dalla normativa per mantenere autonoma la struttura.
Sono molteplici le motivazioni che spingono la preside, Giovanna De Francesco, e la presidente del Consiglio d’Istituto, Luciana Intilisano, ad opporsi alla richiesta: «Il Maurolico risulta il primo Istituto di Istruzione secondaria superiore per i successi universitari oltre ad essere il Liceo più antico e più prestigioso della città che ha formato e continua a formare alcuni tra i migliori talenti che si sono affermati a livello nazionale ed internazionale».
L’Istituto, fondato nel 1861, è stato di recente anche riconosciuto, per il quinto anno consecutivo, il primo liceo classico in Sicilia dalla classifica “Eduscopio” redatta dalla Fondazione Agnelli.
«Un accorpamento al liceo La Farina – si legge nel documento inviato dai dirigenti dell’Istituto – non solo priverebbe l’utenza di possibilità di scelta, ma toglierebbe alla città un polo culturale».
«La nostra non è una scuola di “nobili in decadenza”, trattandosi invece di un liceo in crescita, e la richiesta di nuovi indirizzi (quello scientifico e quello linguistico, ndr) permetterebbe di raggiungere la quota prevista dalla normativa senza creare nocumento alcuno».
Il possibile accorpamento con il Liceo Seguenza
Nella lettera si fa riferimento anche alla questione del trasferimento delle classi dell’indirizzo linguistico del Seguenza, al Maurolico: «Detta scelta – si legge nella lettera aperta – come peraltro ribadito più volte, non comporterebbe alcuna perdita di posti di lavoro da parte di docenti, ma anzi garantirebbe agli stessi una permanenza nello stesso ambito. Inoltre, la scelta di “spostare” oltre che l’indirizzo di studi, anche gli alunni attualmente frequentanti, comporterebbe un notevole risparmio economico per la Città Metropolitana, la quale non corrisponderebbe più ulteriori fitti quali quelli che negli ultimi anni è stata costretta a elargire».
Nonostante questo accorpamento – che corrisponderebbe più ad un trasferimento di classi – sembrerebbe andar bene allo storico liceo di Corso Cavour, la soluzione aveva riscontrato una forte resistenza di studenti e docenti del Liceo scientifico “G. Seguenza” e quindi tale proposta, per il momento, sembrerebbe essere stata accantonata dall’Amministrazione.
Anche il Liceo La Farina non ci sta
L’idea di un possibile accorpamento con l’Istituto Maurolico non piace neanche al Liceo “La Farina” che vuole mantenere la propria identità e una totale autonomia. Nella giornata di lunedì, 19 novembre, il Collegio dei docenti del Liceo si è dichiarata – all’unanimità – contrario a questa proposta ritenendola “eticamente inaccettabile per la mortificazione gratuita che verrebbe inflitta ad una scuola che, a dispetto della crisi degli studi classici, ha visto crescere l’utenza del 40% grazie ad una progettualità innovativa di grande spessore e qualità”.
Sembrerebbe, peraltro, che l’ipotesi di accorpamento fra il Maurolico e il La Farina non sia sostenuta neanche dal Consiglio Scolastico Provinciale, organo legittimato ad esprimersi su questo tipo di problematiche.
La sorte del Liceo Maurolico resta, per il momento, sospesa.
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