È ufficiale: la scuola Cannizzaro Galatti chiuderà per i lavori di adeguamento sismico alla fine dell’anno scolastico in corso (2022/23) e gli alunni saranno trasferiti al San Luigi (sul viale Regina Margherita). A segnalare la situazione, e le preoccupazioni delle famiglie, sono i consiglieri comunali del Pd, Felice Calabrò e Antonella Russo, che chiedono alla Giunta Basile se non sia possibile individuare una o più sedi più vicine al centro città. A preoccupare gli esponenti del centrosinistra, anche il rischio di un calo di iscrizioni e le conseguenti ricadute sull’occupazione di tutto il personale presente all’interno dell’Istituto Comprensivo.
Ormai ci siamo: a breve, presumibilmente a fine anno scolastico, dovrebbero iniziare i lavori di adeguamento sismico dell’Istituto Comprensivo Cannizzaro Galatti – che vede al suo interno la scuola dell’infanzia, la scuola primaria, e la scuola secondaria di primo grado, con oltre 1.000 alunni, oltre 50 aule a disposizione, oltre 150 docenti e circa una trentina di personale ATA. Gli interventi dovrebbero durare 24 mesi, quindi per l’anno scolastico 2023/2024 e, probabilmente anche per l’anno successivo, gli studenti (compresi quelli attualmente dislocati presso all’Istituto Cristo Re e all’Istituto Antoniano saranno trasferiti. Dove? Presso l‘Istituto San Luigi, sul viale Regina Margherita, abbastanza fuori mano rispetto alla Cannizzaro Galatti, in pieno centro città.
La preoccupazione dei consiglieri comunali del Pd è per le famiglie, in quanto, spiegano, «qualora fossero costrette a lasciare i propri figli nella stessa scuola trasferita presso i locali dell’ex Istituto San Luigi, andrebbero incontro a problemi di organizzazione e gestione familiare dai risvolti estremamente complicati, tanto per i genitori che lavorano, quanto per i nonni, che spesso si muovono a piedi per accompagnare e prelevare i nipoti da scuola».
Fatte queste premesse, Calabrò e Russo ricordano che «il Provveditore agli Studi di Messina pare abbia formalmente chiesto che almeno un presidio resti ubicato nel plesso centrale e che non venga liberato l’intero edificio, oggetto di lavori di adeguamento sismico» e pongono alcuni quesiti alla Giunta Basile. Vale a dire:
- Esiste allo stato uno studio di fattibilità sull’opera di adeguamento sismico dell’Istituto comprensivo Cannizzaro-Galatti?
- È possibile tecnicamente realizzare ciò che tutti i genitori chiedono, vale a dire una dislocazione per settori di classi in altre sedi, che siano ubicate al centro della città e che possano attuare il rispetto del principio di scuola di prossimità?
- L’Istituto San Luigi è pronto ad accogliere un numero cos) elevato di alunni e classi o richiede a sua volta l’esecuzione di lavori di adeguamento?
- Quale è il costo complessivo a carico del Comune per la realizzazione dell’operazione di trasferimento all’Istituto San Luigi?
- L’Amministrazione comunale ha dato seguito alla manifestazione di interesse di qualche anno fa, finalizzata al reperimento di locali temporanei anche di privati, da adibire a aule per gli alunni della Cannizzaro Galatti?
- L’eventuale definitivo trasferimento all!Istituto San Luigi comporterà ugualmente la permanenza di qualche classe all!Istituto S. Antonio, e quindi una, sia pur minima, ma comunque persistente diversa dislocazione di alcune classi?
- Risulta conforme al vero che ad oggi non sia ancora stato redatto, né tanto meno approvato, alcun progetto esecutivo in conseguenza della relazione sulla vulnerabilità sismica dell’Istituto depositata dalla società Cascone di Catania?
- Risulta conforme al vero che la manifestazione di interesse per il reperimento di eventuali progettisti per affidamento “lavori di rafforzamento locale/miglioramento sismico/adeguamento sismico degli edifici scolastici della città di Messina”, sia stata pubblicata solo giorno 15 dicembre 2022?
- Risulta conforme al vero che l!intervento di che trattasi avrebbe un costo pari a circa 10.000.000,00 di Euro?
- L’Amministrazione comunale, prima di pervenire a tale scelta, certamente non condivisa dalle famiglie e, pare, nemmeno dal corpo docente e non docente dell’Istituto, ha contattato istituti scolastici pubblici e privati, o altra tipologia di locali idonei all!uso, prima di optare per la scelta dell’Istituto San Luigi? Se sì, con quale tipologia di riscontro?
- È tecnicamente possibile ipotizzare una organizzazione dei lavori di che trattasi, al fine di consentire almeno ad alcune classi di permanere all!interno dei locali dell’Istituto, ovviamente solo se in sicurezza, visto che tale Istituto # dotato, tra l!altro, di un numero ragguardevole di accessi autonomi?
A questo link l’interrogazione completa.
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