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Lavori alla scuola Cannizzaro Galatti, Gioveni: «Cosa si è deciso per il trasferimento degli studenti?»

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Dove andranno gli alunni della scuola Cannizzaro Galatti di Messina durante i lavori di adeguamento sismico della struttura? A chiederlo è il consigliere comunale Libero Gioveni, che torna a sollecitare l’Amministrazione Basile dopo la Seduta di Consiglio Comunale dedicata al tema dello scorso 2 febbraio: «Questa totale e prolungata incertezza – segnala –, oltre ad aver generato non poche ripercussioni sulla scuola che ha registrato un notevole calo delle iscrizioni, fa tuttora rimanere nel limbo famiglie e addetti ai lavori».

A breve inizieranno gli interventi di adeguamento sismico per la scuola Cannizzaro Galatti e gli studenti saranno trasferiti. Dove? Si era ipotizzato l’istituto San Luigi, sul viale Regina Elena; scelta che aveva generato non poche polemiche, dato il posizionamento della struttura, ben distante dalla centralissima Cannizzaro Galatti. A chiedere un ripensamento erano stati i consiglieri del Pd, Antonella Russo e Felice Calabrò, e il consigliere di Fratelli d’Italia, Libero Gioveni.

L’argomento era quindi approdato in Consiglio Comunale, in una seduta, quella del 2 febbraio, dedicata alle problematiche delle scuole di Messina. In quell’occasione, ricorda Gioveni, «il vicesindaco Salvatore Mondello, sollecitato dallo stesso, aveva espresso improvvisamente possibili altre ipotesi rispetto al paventato trasferimento all’istituto San Luigi».

Cosa si è deciso? È ciò che si chiede il consigliere di Fratelli d’Italia: «Pur consapevole della necessità di mettere in totale sicurezza un plesso che di suo aveva già subìto la parziale inibizione di un piano – commenta – ho sempre ritenuto che la decisione di smembrare ed esiliare totalmente una comunità scolastica in pieno centro composta da 1000 alunni, 150 docenti e 30 unità di personale ATA, meritasse quanto meno un ulteriore approfondimento, anche per la storia centenaria dell’Istituto».

Nella seduta del 2 febbraio, Libero Gioveni aveva proposto alcune alternative: «In quella famosa seduta avevo proposto – spiega – delle soluzioni tutto sommato gradite anche all’utenza nonostante l’inevitabile spezzettamento, come il mantenimento al Sant’Antonio (5 classi più 2 con un piccolo adeguamento), a Cristo Re (10 classi più altre circa 10 con l’utilizzo di altri locali dello stesso istituto) e in aggiunta gli ex locali del Dipartimento Urbanistica di via Trento che su tre piani potrebbero ospitare ben 15 classi».

«Mi auguro quindi – conclude Gioveni – che a stretto giro sindaco e vicesindaco si pronuncino definitivamente sul futuro della comunità scolastica della Cannizzaro Galatti, con l’auspicio che le soluzioni sopra esposte, certamente meno impattanti per le famiglie, possano essere tenute in debita considerazione».

 

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