“Per migliaia di candidati meritevoli si prospatta una selezione-beffa”. Lo dice l’Anief, associazione professionale sindacale, che sostiene che gran parte dei prossimi 11.542 vincitori del famoso concorsone scuola rimarranno disoccupati per “mancanza di posti liberi”. Soprattutto al Sud.
Il sindacato lo avrebbe stabilito a seguito di un’analisi dei dati ufficiali sulla ripartizione regionale, relativa alle cattedre da assegnare tramite il concorso pubblico, e le ultime elaborazioni su organici e mobilità del personale.
Secondo l’Anief, in Sicilia per la scuola primaria entro fine agosto verranno individuati 362 nuovi insegnanti, ma le cattedre vacanti sono appena 37. Con l’aggravio di altri 87 in soprannumero (già di ruolo) pronti a subentrare. A rischio – sostieneil sindacato – anche i 246 posti che dovrebbero andare ai vincitori del comparto scuola d’infanzia nella regione e che, secondo un’elaborazione prodotta dalla Flc-Cgil, sono rimasti in 128 ossia la metà.
“Errori di calcolo e di programmazione del Miur, delle norme che fanno decadere gli idonei col nuovo concorso e delle riforme Gelmini e Fornero che hanno ridotto cattedre, tempo scuola e turn over”. A questo L’Anief attribuisce lo squilibrio.
La normativa dei concorsi pubblici prevede, tra l’altro, che con l’espletarsi del successivo bando decadano automaticamente i vincitori del precedente. La pessimistica previsione dell’Anief:
“tra due o al massimo tre anni tutti i candidati idonei che non saranno stati nel frattempo assunti rimarranno a spasso”.
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