studentesse intervistate sugli esami di maturità

Ci sarà la notte prima degli esami? La maturità ai tempi del coronavirus

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Aurelia – A volte siamo assaliti da un senso di incompiutezza

Aurelia Puliafito maturandaAurelia Puliafito è l’ultima studentessa che ci racconta come sta trascorrendo il suo “nuovo” tempo e cosa significa per lei affrontare gli esami di maturità a distanza. Frequenta l’ultimo anno del Liceo Classico La Farina, nella sezione C. Studiare il Latino e la Filosofia per Aurelia è stato un stimolo per riflessioni di natura più varia e un’opportunità di spogliarsi da ogni pregiudizio.

«È grande la sfida che il liceo del dialogo e della comunicazione sta affrontando nel tenere lezioni a distanza, tramite le piattaforme online; tuttavia, nonostante le inevitabili difficoltà iniziali affrontate sia da noi studenti che dai nostri docenti, sono sicura di poter affermare che abbiamo, insieme, trovato un equilibrio attraverso il quale garantire la continuità didattica e una nostra attiva partecipazione a lezioni di durata più breve, così da non affaticare eccessivamente la vista trascorrendo intere ore davanti allo schermo, ma comunque intense, anche perché avvalorate dallo scambio di materiale digitale in tempo reale tra noi ed i docenti.

Proprio perché è innegabile che talvolta sono, siamo, assaliti da un senso di incompiutezza rispetto ad un percorso che non terminerà secondo il suo corso naturale – l’esame di maturità – acquista grande valore il dialogo che si è instaurato con i nostri docenti, che manifestandoci i loro personali timori e le incertezze riguardo l’instaurarsi di una nuova “normalità” quotidiana in un prossimo, ma incerto futuro, ci invitano a esprimere, e dunque a elaborare, i nostri sentimenti, senza per questo lasciarci assalire da ansie e angosce incontrollabili e irrazionali ma cercando, al contrario, di mantenere l’equilibrio individuale e collettivo.

Se il rischio maggiore, infatti, è quello di smarrirsi in una quotidianità ripetitiva e a-temporale che sembra, a tratti, non offrire una prospettiva su ciò che sarà, trovo confortante, coerentemente con l’interesse che mi ha spinta a scegliere di intraprendere gli studi di scienze politiche, leggere l’analisi che dei fatti fanno giornalisti e opinionisti che raccontano anche altri volti della pandemia e di come venga affrontata in paesi culturalmente e geograficamente distanti dal nostro.»

 

 

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