22.488 posti di lavoro persi in provincia di Messina tra il 2008 e il 2016 e un tasso di disoccupazione che dal 13,5% raggiunge, in otto anni, il 22,4%. Questo quanto riportato nel Focus socioeconomico sulla provincia di Messina che contenente i dati elaborati dal Cerdfos (centro studi della Cgil).
I dati sul lavoro
Dalle elaborazioni presentate risulta che l’85% del Pil della provincia di Messina proviene dal settore terziario, mentre l’industria porta solo il 12,5% e l’agricoltura si ferma al 2,5%.
La crisi ha avuto effetti negativi in tutti i settori, incidendo soprattutto su quello industriale in cui il tasso di occupazione è sceso al 42%, perdendo tre punti rispetto al periodo precedente. A risentirne, in particolare, il comparto costruzioni in cui si contano 11.742 occupati in meno negli ultimi otto anni e una diminuzione del Pil di quasi 50 milioni. L’industria ha perso, dal 2010, 194milioni di prodotto interno lordo. In crescita solo il settore degli affari finanziari e dell’immobiliare.
Aumenta di più del 6% la disoccupazione femminile che, nel periodo preso in considerazione, sale dal 18,9% al 25,3%. Per quel che concerne gli uomini, invece, il tasso ha un incremento superiore al 10%, passando dal 10,1% del 2008 al 20,5% del 2016.
I dati sulla popolazione
Preoccupanti anche i dati riguardanti la popolazione, che continua a invecchiare. I giovani più istruiti, infatti, tendono a lasciare la provincia, mentre la fascia over 65 è salita dal 20,2% al 22,1% dal 1991 al 2016. Nei 25 anni presi in considerazione la provincia ha perso oltre 40.000 abitanti, mentre l’unico fattore di crescita demografico è rappresentato dagli stranieri regolari, che salendo a quota 28.278, rappresentano il 4,4% della popolazione.
Il 15 dicembre sarà a Messina per discutere della situazione il segretario generale della Cgil Susanna Camusso.
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