Azienda ospedaliera Papardo: quella produttività del 2016 ancora da pagare

Pubblicato il alle

2' min di lettura

Con una dura nota – la FPCGIL – esorta il Direttore Generale dell’Azienda ospedaliera Papardo, Michele Vullo, al pagamento delle legittime spettanze dovute ai lavoratori.

Nonostante le tante richieste  inoltrate e le tante rassicurazioni ricevute, sia scritte che per le vie brevi, ad oggi i lavoratori sono ancora in attesa di vedersi riconosciuta la loro produttività per il 2016.

“Non conosciamo le reali motivazioni ostative al pagamento di quanto dovuto – dichiarano Clara Crocè Segretario Generale della FPCGIL e Antonio Trino coordinatore provinciale sanità – e riteniamo assurdo che un management non senta l’esigenza e il dovere di comunicare ufficialmente ai propri dipendenti quando vedranno riconosciuto il loro sacrosanto diritto.”

La FPCGIL, nel farsi portavoce degli interessi dei lavoratori, ribadisce l’esigenza di risolvere questa situazione di limbo al più presto e, soprattutto, togliere dalla situazione di disagio i dipendenti dell’azienda ospedaliera. Un disagio che non consente, anche per quella infinita crisi che da troppo tempo attanaglia il mondo del lavoro, di poter programmare la vita quotidiana e rende, fin troppo spesso, difficile arrivare a fine mese.

“Non possiamo fare a meno di sottolineare – continuano Crocè e Trino – che stiamo parlando di quei  dipendenti che permettono all’azienda di funzionare, quegli stessi dipendenti che si sobbarcano delle carenze di personale dovute al blocco delle assunzioni e consentono al management di portare avanti la mission aziendale. Dipendenti che fanno sacrifici e si sobbarcano turni anche suppletivi, che prestano assistenza o garantiscono l’attività amministrativa, che si aspettavano anche il riconoscimento di una ulteriore fascia vista la disponibilità del fondo. Per la FPCGIL la liquidazione di quanto dovuto ai lavoratori è segno di grande rispetto, chiediamo quindi con forza – conclude la nota – di accelerare l’iter burocratico e di comunicare la tempistica dei pagamenti.”

(255)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.