Metromare: per i confederali non c’è bando di gara

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metromareIn merito alle notizie apparse sulla stampa, FILT-CGIL FIT-CISL UILTRASPORTI ribadiscono che non c’è stata nessuna svista perché il Ministero Infrastrutture e Trasporti non ha bandito alcuna gara per il servizio di trasporto marittimo veloce passeggeri nello Stretto, che scadrà il prossimo 28 giugno.

Il ministero si è semplicemente limitato ad indire una manifestazione di interesse, ovvero a chiedere a tutti gli armatori quale servizio offrirebbero ad un costo bassissimo, confermando così che non ha alcuna intenzione di andare oltre i 3 milioni di euro, e di garantire definitivamente il servizio per i prossimi anni.

La ricerca dell’offerta più vantaggiosa, indicata dal ministero, nel settore dei trasporti è procedura particolarmente pericolosa, perché è cosa ben diversa da un regolare bando di gara nella quale si impone ai partecipanti il rispetto di alcuni parametri come numero e caratteristiche della flotta, numero di corse ed approdi,livelli di sicurezza, e contratto di lavoro.

Il ministero in realtà, a pochi giorni dalla scadenza del contratto di servizio, con questo stratagemma prende tempo, dato che non è automatico nessun affidamento e non sappiamo cosa farà dopo aver ricevuto le eventuali proposte dalle aziende.  E lancia una corsa al ribasso, tra chiunque a questo punto si voglia improvvisare armatore, che, possiamo scommettere, sarà tutta giocata sul contenimento dei costi per salario, manutenzioni, e quindi sicurezza.

Se le più grandi società internazionali di navigazione veloce, quelle che cioè posseggono i mezzi e non hanno bisogno di noleggiarli, hanno disertato l’invito del ministero, preferendo lasciare i battelli fermi, ci sarà pure un motivo.

Lo scenario che si apre nello Stretto si conferma dunque drammatico, visto che Bluferries non potrà andare oltre il collegamento con  Villa S.Giovanni, per questo  FILT-CGIL FIT-CISL UILTRASPORTI sono intervenuti sul Presidente della Repubblica e sul Ministro Lupi, perché non è possibile che nel resto d’Italia si bandiscano regolarmente le gare e nello Stretto di Messina invece si cerchi di risparmiare, improvvisando, a pochi giorni dal fermo, quello che dovrebbe essere un servizio indispensabile.

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