“Non comprendiamo perché le istanze del FP CGIL rimangono inevase mentre altre seguono una corsia privilegiata”. Il segretario dell’Fp Cgil, Clara Crocè, non usa mezzi termini per attaccare il dirigente dell’Ispettorato del lavoro, Gaetano Sciacca, reo di non aver incontrato il sindacato in merito alle numerose vertenze presentate. Si parte con la situazione dei lavoratori dell’ex Clinica Santa Rita, ancora in attesa dell’assunzione da parte della COT.
Dopo qualche tentativo andato a vuoto, si svolge un incontro in cui Sciacca assume l’impegno di convocare tutte le parti in causa, ma attualmente il tavolo non si è riaperto, così come richiesto dallo stesso sindacato. Sempre restando in ambito sanitario, il sindacato ha acceso i riflettori circa la gestione del personale del 118 e al laboratorio di sanità pubblica.
Nel primo caso, l’Fp Cgil ha chiesto un incontro all’Ispettorato del Lavoro per denunciare la carenza di personale, visto che nella postazione del 118 ci sono soltanto due operatori invece di tre. Fino a questo momento è rimasto inascoltato anche l’appello contro lo smantellamento del Laboratorio di Sanità Pubblica, che garantisce, tra le altre attività, il controllo della qualità di tutte le acque potabili in distribuzione nel territorio dell’ex Provincia, oggi Città metropolitana, così come il controllo della qualità delle acque destinate alla balneazione, accettando e processando campioni che vengono conferiti da altri servizi dell’azienda sanitaria, provenienti da tutti i Comuni del comprensorio.
Nel calderone finisce anche l’assunzione del personale stagionale tecnico/artistico del Teatro Vittorio Emanuele, con l’Ispettorato che ha richiesto un incontro che si è svolto il 18 novembre scorso, in concomitanza con la manifestazione degli operatori. La Crocè guarda pure “dentro casa” dello stesso Sciacca, ponendo l’accento sulle scarse condizioni di sicurezza all’interno dell’Ufficio del Lavoro: “Sembra paradossale che tale disinteresse arrivi proprio da chi, negli ultimi tempi, ha fatto parlare di sé proprio per lo sgombero di scuole considerate non sicure.. Fermo restando, a scanso di equivoci che la FPCGIL è per la chiusura di tutti i locali dichiarati inagibili dagli organi competenti, ci chiediamo perché Sciacca non abbia provveduto a chiudere i locali dell’Ispettorato al lavoro considerato che gli stessi, come denunciato da diversi dipendenti, non sono agibili”.
(185)