Si è tenuta lo scorso martedì, presso l’aula consiliare, l’assemblea dei lavoratori del Comune di Tortorici convocata dalle RSU alla presenza delle Segreterie provinciali delle funzioni pubbliche di CGIL CISL e UIL. I lavoratori e i sindacati – come riferisce la Fp Cgil – hanno esaminato gli effetti della scelta fatta dall’Amministrazione del Comune di Tortorici di ricorrere al prestito Fondo di Rotazione concesso dal Ministero nella misura di €. 415.000 . Tale scelta ha comportato l’obbligo per il Comune di Tortorici di ridurre drasticamente la dotazione organica a numero 47 posti e di sopprimere 26 posti in pianta organica.
Rischiano il licenziamento 26 lavoratori di ruolo mentre per i 61 precari che da anni sono in servizio presso l’ente si chiude ogni ipotesi di stabilizzazione e di continuazione lavorativa.
I lavoratori hanno manifestato contrarietà a tale ipotesi in quanto a fronte dei modesti benefici che derivano da tale prestito è richiesto un sacrificio pesantissimo in termini di costi sociali che i cittadini di Tortorici non possono sopportare. Oltre il danno la beffa ! Questo il grido di dolore dei lavoratori di Tortorici.
“Il danno: come non sottolineare che la perdita di quasi 100 posti di lavoro comporterà gravi ripercussioni alle famiglie dei lavoratori e all’economia cittadina – si legge nella nota – La Beffa: i cittadini da un alto pagheranno un ulteriore costo in termini di aumento dei tributi locali in ragione del Piano di risanamento finanziario decennale voluto dall’Amministrazione Comunale e che adesso dovranno rinunciare anche ai servizi resi dai lavoratori.
Non si capisce infatti come a quel punto, con 47 dipendenti, il Comune potrebbe garantire i servizi attualmente resi in house quali gli acquedotti comunali con circa 120 Km di rete e 21 serbatoi idrici, la raccolta differenziata dei rifiuti nel centro urbano e nelle 70 borgate, le fognature con circa 80 Km di rete, la manutenzione delle strade per circa 100 Km, il trasporto alunni con 11 automezzi in servizio giornaliero, la manutenzione di 14 edifici scolastici, n. 3 impianti di depurazione acque reflue, i servizi cimiteriali compresa l’illuminazione votiva, la cura e manutenzione del verde pubblico e degli edifici comunali e tanto altro svolto in economia senza contare i molteplici servizi amministrativi resi dagli uffici interni anagrafe, urbanistica, polizia locale, lavori pubblici, elettorale, ragioneria etc.
L’Assemblea dei lavoratori ha deciso di chiedere Al Sindaco di rimodulare il Piano di riequilibrio finanziario decennale entro il termine perentorio del 19 ottobre 2014 e di di rinunciare all’accesso del fondo di rotazione restituendo il prestito di €. 415.000
Per finanziare tale somma i lavoratori sono pronti a mettere sul piatto la “rinuncia agli arretrati contrattuali loro spettanti “ .Atteso che purtroppo l’Amministrazione non riesce a reperirne i fondi per altre vie. Le OO.SS. e i lavoratori non possiamo consentire la perdita di altri posti di lavoro in un economia asfittica come quella della provincia di messina
I lavoratori auspicano un atteggiamento di apertura da parte dell’Amministrazione . In caso contrario i lavoratori e le OO.SS. assumeranno altre, e se necessarie, più incisive iniziative di lotta, in difesa del loro posto di lavoro”.
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